Resident Evil Apocalypse (2004)

Aggiornato il Febbraio 11, 2010 da Il Guru dei Film

Resident Evil ApocalypseIl secondo capitolo live action della saga-zombi tratta dal videogame "Resident Evil".

Alcuni infetti colpiti dal letale T-virus, liberato all’interno di un laboratorio segreto sotterraneo, riescono a raggiungere la superficie di Raccoon City dando inizio a un catastrofico contagio.

La potente Umbrella, la multinazionale dietro all’incidente, tenta di contenere la crisi sigillando la città con enormi mura e inviando numerose truppe d’assalto, anche gli scienziati al suo servizio vengono prelevati con priorità assoluta, tra questi il prof. Ashford, il creatore del T-virus, disperato nell’apprendere che la figlia è rimasta imprigionata nei pressi della scuola. Nel frattempo Alice, l’agente di sicurezza del laboratorio scampata al primo incidente, si risveglia nuda in una stanza d’ospedale collegata a strani macchinari, qualcosa nel suo corpo sta mutando, l’edificio è deserto come le strade devastate da una furia disumana. L’agente Jill Valentine raggiunge la stazione di polizia per dare man forte ma il contagio nella popolazione ormai è incontrollabile, si unisce a un collega e una giornalista e insieme tentano di trovare riparo in una chiesa. L’Umbrella segue l’evolversi della situazione preparando il misterioso progetto Nemesis, il prof. Ashford tenta con la sua abilità di rintracciare la figlia e non esita a contattare i pochi superstiti rimasti all’interno della città, tra i quali il soldato speciale Carlos e i suoi uomini.

 

Il successo del primo "Resident Evil" (2002), il film diretto da Paul Anderson che ha rilanciato il filone-zombi al cinema, consente in tempi brevi la realizzazione del sequel "Resident Evil Apocalypse", concepito con un budget superiore e il cambio della regia in favore di Alexander Witt, al debutto come primo regista, ma con alle spalle un passato di specialista nella direzione delle seconde unità di importanti action-movies come "Black Hawk Down", "Pirati dei caraibi: la maledizione della prima luna", ecc. Anderson rimane saldamente al comando della saga come produttore e sceneggiatore, la storia parte pochi istanti dopo la conclusione di "Resident Evil" e verte in maggiore misura sugli elementi presenti nel videogioco, il nuovo capitolo è infatti l’incontro tra i sopravvissuti del primo film con alcuni dei personaggi tratti dal videogame "Resident Evil nemesis" come l’agente Jill Valentine, il militare Carlos Olivera e la creatura Nemesis. Una contaminazione, anche in questo caso, non del tutto gradita da una parte dei die-hard fans del survival-horror Capcom.

"Resident Evil Apocalypse" ha il compito di espandere il mondo presentato nel film originale, e ci riesce, a dispetto delle esagerate critiche piovute in gran parte alla sua uscita, partendo dal presupposto fondamentale di non ripetersi in una stanca fotocopia, una pellicola ambiziosa che introduce svariati aspetti scenografico-visivi saldati sempre da una massiccia presenza di sequenze d’azione e una sfacciata componente sexy, una sorta di marchio di fabbrica della saga. La città di Toronto (Canada) diviene l’immenso set della produzione, non solo le strade ma anche interi ponti, palazzi e l’edificio avveniristico del municipio vengono occupati per la lavorazione. La vicenda è, difatti, ambientata in gran parte in esterni e ha ancora per protagonista, e non poteva essere altrimenti, l’affermata Milla Jovovich nel ruolo di Alice, grintosa come sempre e bellissima nonostante un apparente calo di peso.

Se Alice si riconferma un’eroina straordinaria si registra l’altrettanto riuscita nuova entrata del personaggio di Jill Valentine, una super-sexy Sienna Guillory, talmente azzeccata da ricoprire la parte di co-protagonista, insieme formano quella che appare la coppia femminile guerriera più irresistibile della storia del cinema. Entrambe hanno una mise succinta che scopre diversi punti del corpo, Alice esce nuda da una struttura hi-tech avvolta da un lenzuolo e trova il nuovo costume, maglietta a rete e pantaloni sgualciti da proto-punk, in un’armeria dove si munisce di due Uzi, due pistole da 9mm e un fucile a pompa legato sulla schiena, Jill-Sienna compare la prima volta in una memorabile sequenza-vestizione in cui indossa il mitico top aderente blu e minigonna, più l’inseparabile pistola d’ordinanza in pugno che scarica sulla testa di alcuni zombi presenti nella stazione di polizia. I vestiti succinti possono essere giustificati dall’anomala ondata di calore che ha investito la città, comunicata in un notiziario meteo, quello presentato dalla giornalista Terri Morales (Sanrine Holt) che si ritroverà a fianco di Alice e Jill.

La sceneggiatura di Anderson prevede anche in questa occasione diverse citazioni, il John Carpenter di "Fuga da New York" viene richiamato nella recinzione coatta della città fatta valere con l’uso della forza e lo spunto narrativo a riguardo del ritrovamento della bambina in un mondo popolato di mostri, allo stesso tempo i riferimenti al videogame si materializzano, soprattutto, nelle sequenze di guerriglia urbana tra le forze speciali e orde di zombi, ancora più numerosi che in precedenza, nelle strade di Raccoon City messa a ferro e fuoco tra assalti corpo a corpo e sparatorie in piena fronte. In mezzo a questo trambusto fa la sua comparsa un altro eroe della saga, il soldato Carlos Olivera, interpretato dal bel tenebroso Oded Fehr che non si risparmia un’entrata in scena clamorosa: un salto dall’elicottero, con pistole alla mano, sopra il tetto di un grattacielo pieno di zombi con l’intenzione di salvare una ragazza. La sequenza è una felice unione di una vera ripresa con stuntmen e green-screen.