Aggiornato il Maggio 29, 2015 da Il Guru dei Film
Il film pilota della prima serie di Battlestar Galactica.
A seguito del tradimento dei Cyloni, una stirpe di robot conquistatori, gli ultimi uomini della galassia si radunano nell’astronave Galactica …
con l’intento di raggiungere il lontano pianeta originario chiamato Terra. Il viaggio si presenta pieno di pericoli, funestato dai Cyloni che vogliono lo sterminio della razza umana e allargare il dominio nell’universo.
Per il creatore della serie originale Battlestar Galactica (In italia solo Galactica) Glen Larson, il fenomeno di “Guerre Stellari” è stato utile per il lancio della sua opera ma anche la causa principale dello scarso successo. Sempre considerato un sotto prodotto del film di Lucas, Battlestar Galactica ha inoltre dovuto sostenere delle accuse di plagio lanciate dalla 20th Century Fox forte del riscontro mondiale di Guerre Stellari, in realtà, nonostante le similitudini, le due opere sono distanti e autonome, a svantaggio della serie di Larson, più povera in termini produttivi ma anche con un senso dello spettacolo differente, meno epico e spettacolare, e con un taglio televisivo dichiarato. Aspetti che non sono bastati per attrarre il grosso pubblico e condotto la serie a chiudere solo dopo una stagione (24 episodi). Di recente la serie ha avuto una piccola rivincita con un remake televisivo di successo che ha generato quattro stagioni dal 2004 e 2009.
Eppure sono ancora in tanti a ricordare la prima serie con affetto, una bella alternativa ai più famosi Star Trek e Spazio 1999, per rimanere alle serie tv di fantascienza più in voga di quei tempi. Di conseguenza anche il film Battlestar Galactica, in Italia passato con il titolo Battaglie nello spazio ha significato un piccolo piacere cinematografico che, decenni dopo, ha ancora un discreto fascino.
Il collegamento con Guerre Stellari è dovuto per via dei conflitti stellari tra astronavi e caccia da combattimento, invero in questo caso ricreati con meno cura e pathos, ma anche per la presenza del tecnico John Dykstra già al soldo di Lucas. La gran parte di Battlestar Galactica è ricreata in interni, i set sono piccoli, l’azione è ridotta ai minimi termini, si può quasi parlare di una soap-opera spaziale, molto più simile a Star Trek che a Guerre Stellari per intenderci. Ci sono tanti personaggi e si dialoga molto, i tempi sono dilatati proprio come in un serial tv e consentono di provare empatia con i protagonisti, i principali dei quali sono ancora ricordati a distanza di decenni, in particolare i piloti di caccia Apollo di Richard Hatch e Starbuck (Scorpion) di Dirk Benedict in seguito divenuto celebre per il ruolo di “sberla” nel serial A-Team. Altro volto rimasto scolpito nella mente è quello dell’anziano comandante Adamo di Lorne Greene. “Battlestar Galactica” o “Battaglie nello spazio” che dir si voglia, i nomi delle varie edizioni creano non poca confusione, è il condensato cinematografico delle prime tre puntate originali, insomma l’inizio di tutto.
La pellicola e la serie sono ricordate per la simpatia dei protagonisti, vivono situazioni drammatiche come lo sterminio e scontri stellari ma sanno come godersi la vita visto che Apollo si accasa con la splendida sfollata Serina con le fattezze di Jane Seymoure, mentre Starbuck è conteso da due giovani bellezze, tra le quali una bionda definita con l’elegante termine di “socializzatrice”. Altro elemento che ha lasciato il segno è la raffigurazione dei nemici Cyloni, dei robot con un’armatura argentata simile a quella dei centurioni romani e muniti di un unico occhio-scanner luminoso di colore rosso, semplice a pensarci ma francamente indimenticabili. Altro riferimento al passato sono i caschi dei piloti Viper a forma di copricapo da faraone egizio. Per i più piccini viene introdotto un buffo cane-robot, Muffit, si dice interpretato da uno scimpanzé camuffato (!). Il film è in pratica un lungo inseguimento da parte dei Cyloni ai danni dell’astronave Galactica che a un certo punto si prende una inconsueta pausa nell’approdo a un locale notturno dello spazio, un momento surreale ma anche uno dei più divertenti (da vedere il trio di cantanti aliene in azione).
A posteriori si può azzardare come una pellicola del genere possa avere influenzato la fantasia di alcuni animatori giapponesi, del resto il cattivo Don Zauker della serie Daitarn III sembra riprendere di peso il leader alieno robotico dei Cyloni, mentre il personaggio donnaiolo e d’azione di Starbuck (diciamolo pure mitico!) e le atmosfere goderecce del locale spaziale notturno potrebbero essere alla base dell’irresistibile Cobra della poco conosciuta (un vero peccato) serie anime capolavoro Space Adventure Cobra del 1982. Il creatore/produttore Glen A. Larson, al quale si devono perle come Supercar, Magnum P.I., Manimal, Automan, Buck Rogers, accarezzava da anni di produrre un nuovo film per il cinema della serie Battlestar Galactica ma la morte lo ha colto il 14 novembre 2014. Film disponibile nel recente blu ray italiano con il titolo “Battlestar Galactica”, imperdibile per i fan della (prima) serie e per i nostalgici impenitenti, a suo modo un piccolo classico della fantascienza anni 70.
Tit. originale: Battlestar Galactica
Paese: USA
Rating:7/10