La Vestale di Satana (1971)

Aggiornato il Luglio 21, 2011 da Il Guru dei Film

La Vestale di SatanaLa seduzione della sanguinaria contessa Bathory.

Una coppia di sposini diretta in Inghilterra si trova costretta a fermarsi nella città di mare di Ostenda. La località turistica é deserta per la stagione invernale, i due giovani sono gli unici clienti di un grande albergo sino all'arrivo di una misteriosa donna e la sua assistente. Nella vicina Bruges intanto si ripetono brutali omicidi di ragazze, prosciugate del loro sangue.

Scomparso da diversi anni (decenni?) è di nuovo visibile in dvd (italiano) uno dei più affascinanti film sui vampiri degli anni 70, un'epoca che univa il tema classico del succhia-sangue con la gradazione erotica a sfondo lesbo, "La Vestale di Satana" però non ha niente di volgare o di particolarmente forte, a meno che non si considerino tali dei brevi nudi, anche integrali. Men che meno si tratta di un film splatter o di efferata violenza, siamo invece più dalle parti di un affascinante e lunga tentazione ordita da una delle più ammalianti vampire apparse al cinema, nonostante l'assenza di canini e morsi alla giugulare, e dire che l'attrice Delphine Seyrig non voleva accettare la parte modellata sulla lugubre leggenda della contessa Elizabeth Bathory, la nobile ungherese che usava sangue di vergini per preservare la giovinezza-

Il film è uno dei pochi esempi pregevoli, e anche qualcosa di più, provenienti dal Belgio in ambito horror (in tempi relativamente più recenti si ricorda "Il cameraman e l'assassino"), un'elaborazione (post)moderna di una figura storica inquietante ideata dal regista Harry Kumel ("Malpertuis"), anche sceneggiatore, messa in atto con un'eleganza fuori dal comune, quasi ipnotica, che ha il suo maggiore pregio nella creazione di atmosfere sinistre, inedite per ambientazione (quando mai si sono viste le spiagge del Belgio?) e spettrali nonostante il realismo delle riprese. Di sangue se ne vede poco, la maggior parte delle violenze si intuiscono, fuori campo, a incidere è l'influsso maligno di questi accadimenti, una delle sequenze più suggestive si svolge a Bruges con il ritrovamento del cadavere di una ragazza avvolto nelle lenzuola, la visione stordisce Stefano (John Karlen), il giovane sposo giunto in città con la sua compagna, sino a condurlo in uno stato di trance nel preludio di nuovi tragici avvenimenti.