Aggiornato il Febbraio 8, 2008 da Il Guru dei Film
Tom Hanks, Julia Roberts e Philip Seymour Hoffman sono i protagonisti di questo film sulla storia vera di un deputato del Texas donnaiolo e bevitore che, con l’aiuto di una lobbista e di un agente della Cia, aiuta i Mujahideen dell’Afghanistan a sconfiggere l’esercito sovietico.
Quando di mezzo c’è una guerra, la realtà racconta delle storie che nessuno sceneggiatore riesce a inventare. L’eroina portata ad Harlem dentro le bare dei soldati a bordo degli aerei americani che portavano a casa i soldati morti in Vietnam di American Gangster è una di queste. Quella della Guerra di Charlie Wilson, se vogliamo, è ancora più incredibile. Proprio perchè assolutamente vera, come l’ha raccontata George Crile nel suo best seller, da cui è stato tratto questo bel film diretto da Mike Nichols con un cast di star come Tom Hanks, Julia Roberts e Philip Seymour Hoffman. Vediamo di cosa si tratta. Negli anni ’80 l’Unione Sovietica ha invaso l’Afghanistan e i Mujahideen sono quasi travolti da uno degli eserciti più potenti del mondo. Né può fare più di tanto il fondo di cinque milioni di dollari di aiuti segreti forniti dalla Cia. A risolvere la questione sarà Charlie Wilson-Tom Hanks, un deputato democratico del Texas con una passione per la storia, la politica estera, le donne, l’acool e la coca. Nella prima scena in cui compare nel film sta con tre donne nude e poi sniffano in macchina. Spinto da Joanne Herring, una donna affascinante come solo Julia Roberts e dalle frequentazioni ad altissimo livello, il buon Wilson si mobilita per fare quello che il Congresso non può fare: aiutare i Mujahideen contro il nemico comunista. Con l’aiuto dello specialista in operazioni coperte della Cia, Gust Avrakotos – Philip Seymour Hoffman, non solo riesce a far salire gli aiuti a un miliardo di dollari ma realizza un capolavoro diplomatico. Consapevole che se utilizzassero armi americane sarebbe un disastro, con la mediazione del Pakistan, fa acquistare ai guerriglieri le armi russe da Israele, facendo firmare un accordo a due Paesi che sono come il diavolo e l’acqua santa. Nel 1989 l’esercito sovietico si ritira dall’Afghanistan. Il paradosso è che le armi acquistate grazie a Wilson saranno poi utilizzate contro l’esercito americano. Mentre gira il mondo per la sua missione, convincendo il presidente pachistano grazie alla ballerine texane sue amiche e rischiando il disastro chiedendo un drink alcolico a un capo ultra fondamentalista islamico della guerriglia, l’eroe per caso del film di Nichols in patria rischia l’arresto a causa dei suoi passatempi così poco graditi al codice penale. Mike Nichols è un regista che conosce bene il dietro le quinte di Washington, senza contare che nel libro Crile scrive chiaramente che, tra le amanti di Wilson, c’era anche l’attuale moglie di Nichols, che, non dimentichiamolo, ha firmato A piedi nudi nel parco, La strana coppia, Comma 22, Conoscenza carnale, Silkwood, A proposito di Henry. E’ dunque inevitabile che di questa vicenda drammatica vengano sottolineati gli aspetti paradossali e comici. I tre interpreti principali sono bravissimi: Tom Hanks, alle prese con un personaggio che esula da quelli per cui è diventato famoso, disegna un ritratto perfetto del Charlie Wilson accanito cultore della baldoria e degli eccessi ma anche grande parlatore e persuasore, Julia Roberts fa altrettanto con l’affascinante lobbysta mentre Philip Seymour Hoffman, sotto una parrucca bionda anni ’80 e un paio di baffoni da spia di Carnevale, è semplicemente strepitoso.
Paolo Biamonte