Aggiornato il Gennaio 24, 2006 da Il Guru dei Film
Il nuovo film di Woody Allen è un giallo ambientato a Londra tutto basato sul ruolo decisivo che la buona sorte può giocare nella vita. Una trama piena di sorprese che ribalta la morale tradizionale fondata sulla colpa, il peccato e il castigo. Jonathan Rhys-Meyers e Scarlett Johanson in un cast in stato di grazia.
All'ultimo festival di Cannes, Match Point ha avuto un successo che Woody Allen non assaporava da anni. Eppure non e' di certo un classico Woody Allen: è girato a Londra ed è sostanzialmente un giallo. Non per niente il riferimento più citato è Crimini e Misfatti, considerato il suo ultimo grande film. L'autore lo descrive come un apologo sulla fortuna, su come il destino di una vita sia legato alla buona sorte.
E' questa la ragione alla base della scelta del titolo pescato dal gergo del tennis uno sport dove può essere solo una questione di fortuna se la pallina riesce a superare il nastro della rete. Chris, il protagonista del film interpretato da un bravissimo Jonathan Rhys-Meyers, è stato un tennista professionista. Ora fa essenzialmente l'arrampicatore sociale. La storia prende il via quando Chris conosce Tom, rampollo di una famiglia ricchissima con una fidanzata bellissima interpretata da Scarlett Johanson. Da qui comincia un intreccio di soldi e passione, dove Chris diventa l'oggetto del desiderio della sorella di Tom che lo trascina in una vicenda dove l'unica morale è l'interesse.
Match Point e' l'ennesima dimostrazione del talento d'autore di Woody Allen, capace di firmare una sceneggiatura piena di svolte impreviste e sorprese che non ha senso raccontare. Più interessante è notare come il film riesca ad affrontare un tema come la scelta tra sentimento e interesse, tra avidità e onestà senza sconfinare nella morale, tenendosi lontano dal concetto di colpa. Se un personaggio esita non è per la voce della coscienza ma per paura e quando compare un fantasma non è certo il padre che appare ad Amleto per invocare vendetta ma semplicemente un esperto con il quale studiare gli eventuali buchi nel piano di un delitto perfetto.
Match Point insomma è il tipo di storia che costringe lo spettatore a indentificarsi in un personaggio negativo del quale possiamo seguire i pensieri proprio come il protagonista di Delitto e Castigo che uno dei personaggi legge all'inizio del film. Lasciata la sua amata New York, Woody Allen sfrutta a pieno il fascino di Londra e concentra il suo proverbiale sense of humour nel raccontare quanto sia difficile per un'americana andare d'accordo con gli inglesi, anche se la ragazza in questione è Scarlett Johanson, perfetta interprete di un cast in stato di grazia.
Paolo Biamonte
E' questa la ragione alla base della scelta del titolo pescato dal gergo del tennis uno sport dove può essere solo una questione di fortuna se la pallina riesce a superare il nastro della rete. Chris, il protagonista del film interpretato da un bravissimo Jonathan Rhys-Meyers, è stato un tennista professionista. Ora fa essenzialmente l'arrampicatore sociale. La storia prende il via quando Chris conosce Tom, rampollo di una famiglia ricchissima con una fidanzata bellissima interpretata da Scarlett Johanson. Da qui comincia un intreccio di soldi e passione, dove Chris diventa l'oggetto del desiderio della sorella di Tom che lo trascina in una vicenda dove l'unica morale è l'interesse.
Match Point e' l'ennesima dimostrazione del talento d'autore di Woody Allen, capace di firmare una sceneggiatura piena di svolte impreviste e sorprese che non ha senso raccontare. Più interessante è notare come il film riesca ad affrontare un tema come la scelta tra sentimento e interesse, tra avidità e onestà senza sconfinare nella morale, tenendosi lontano dal concetto di colpa. Se un personaggio esita non è per la voce della coscienza ma per paura e quando compare un fantasma non è certo il padre che appare ad Amleto per invocare vendetta ma semplicemente un esperto con il quale studiare gli eventuali buchi nel piano di un delitto perfetto.
Match Point insomma è il tipo di storia che costringe lo spettatore a indentificarsi in un personaggio negativo del quale possiamo seguire i pensieri proprio come il protagonista di Delitto e Castigo che uno dei personaggi legge all'inizio del film. Lasciata la sua amata New York, Woody Allen sfrutta a pieno il fascino di Londra e concentra il suo proverbiale sense of humour nel raccontare quanto sia difficile per un'americana andare d'accordo con gli inglesi, anche se la ragazza in questione è Scarlett Johanson, perfetta interprete di un cast in stato di grazia.
Paolo Biamonte