Aggiornato il Marzo 31, 2015 da Il Guru dei Film
Il primo lungometraggio anime dedicato alla saga di Berserk.
Il giovane e valoroso guerriero Guts viene notato in battaglia da Griffith, il leader di un gruppo di mercenari, che lo induce a seguirlo sotto i suoi comandi …
Guts è riluttante ma scopre presto la forte personalità di Griffith, un predestinato che porta al collo una pietra magica, insieme si apprestano ad affrontare un’epoca oscura di battaglie e nemici sempre più temibili….
Dal genio dell’autore originale Kentaro Miura la saga di Berserk, sulle gesta di eroi guerrieri in un medioevo dark fantasy, è iniziata nelle pagine della omonima serie manga, ancora in corso dopo oltre 25 anni, approdata a una serie anime nel 1997 e di nuovo adattata all’animazione per un ciclo di un non meglio precisato numero di film con l’intenzione di condensare l’intero manga. L’uovo del re dominatore è il primo film anime di questo progetto, giunto sinora al quarto (annunciato) capitolo, incentrato sull’epoca d’oro racchiusa nell’arco narrativo dei volumi 3-14, una vera e propria introduzione al mondo di Berserk e dei suoi principali personaggi ormai entrati nell’immaginario collettivo degli appassionati manga: in primo luogo l’eroico e selvaggio Guts (Gatsu) e l’angelico e carismatico leader dei Falchi Griffith (Grifis).
Come in ogni nuova trasposizione di un manga di successo si creano divisioni tra i fan, i puristi hanno elementi per storcere il naso: dalla mancanza di interi passaggi presenti nel manga, alla modifica di alcune caratteristiche basiche dei personaggi, la più vistosa è la riduzione delle dimensioni della spada di Gatsu, se nel manga è una lama enorme che solo l’eroe può brandire. in questa occasione appare più comune nelle proporzioni e anonima. La scelta pare dovuta per agevolare la fluidità nell’azione, i colpi dei fendenti sono più veloci e meno preoccupati a ingombranti dimostrazioni di forza. Le scene dei combattimenti sono ottime e spettacolari, non si risparmiano in violenza e sangue a profusione. Il prologo è una grande intuizione di regia, mostra la tranquillità di un orizzonte, abbacinato dalla luce del sole e il placido volo degli uccelli, interrotta da una scia luminosa che scopriamo essere una palla infuocata scagliata nel mezzo di una furiosa battaglia. Sangue, spade, corpi martoriati e misteriosi guerrieri fanno la loro comparsa, benvenuti nel mondo violento di Berserk.
Di breve durata, poco più di un’ora e un quarto, questo primo capitolo sacrifica approfondimenti su personaggi e situazioni attirandosi critiche eccessive, per una vicenda non auto-conclusiva ma aperta e ancora nebulosa negli sviluppi, a emergere sono i due eroi protagonisti con il loro primo incontro con il terzo incomodo della guerriera Caska sullo sfondo, nelle prime apparizioni la si vede in un nudo full frontal, cosa che non si può dire tutti i giorni per un anime. Guts appare acerbo e istintivo ma con delle inclinazioni assassine prodigiose, a colpire in maggiore misura è il carisma suadente di Griffith, una figura albina ed effeminata capace di rapire l’attenzione di tutti coloro che lo incontrano.
L’uovo del re dominatore diretto da Toshiyuki Kuboola è prodotto con una computer grafica non sempre eccelsa e, a tratti, invasiva ma sempre tesa a restituire l’epica di un medioevo avventuroso, brutale e affascinante, in cui gli elementi fantastici sono presenti ma non ancora preponderanti, ben inseriti in un contesto che verso il finale prende pieghe drammatiche e scomode per gli stessi protagonisti. Molto buono il character design dei personaggi così come il doppiaggio italiano, negli anime importanti di solito sempre di gran livello, la colonna sonora vede il ritorno di Susumu Hirasama, già impegnato in precedenza nella serie anime. Il primo tassello di un anime guerriero e selvaggio ancora in evoluzione.
Tit. Originale: Beruseruku: Ougon jidai-hen I – Haou no tamago
Paese: Giappone
Rating: 8/10