Byzantium (2012)

Aggiornato il Novembre 27, 2014 da Il Guru dei Film

Due giovani vampire protagoniste nel film horror di Neil Jordan.
Clara e Eleanore sono due giovani donne che nascondono una natura immortale e, come dei vampiri, per sopravvivere hanno bisogno di sangue umano e di nuove vittime, per questo vagano da un posto all’altro senza dare troppo nell’occhio …

Clara, la più grande, è consapevole che le stanno cercando, si tratta di persone misteriose che conoscono il loro segreto, Eleanore invece ignora il pericolo e soffre la sua condizione di eterna ragazzina. La nuova sistemazione, nei pressi di un vecchio albergo in disuso, sembra un buon posto per ricominciare a vivere ma Clara non ha intenzione di smettere i panni di prostituta per attirare le prede e avere soldi facili.

 

Il ritorno di Neil Jordan al genere horror porta a un buon film incentrato sul mito del vampiro, archetipo di “mostro” già frequentato dal regista con il celebrato (anche al di là degli effettivi meriti) “Intervista col vampiro” uscito giusto una ventina di anni fa. Del film con gli aristocratici vampiri di Tom Cruise e Brad Pitt tornano i riferimenti d’epoca e scene in costume del’800, anche il rapporto tra le due protagoniste può apparire come un riflesso di quello intercorso tra Lestat (Cruise) e Louis (Pitt). “Byzantium” si distanzia e rifugge la figura classica del vampiro, termine tra l’altro che non viene mai menzionato se non una volta sola, non vi sono elementi gotici, ne tanto meno stucchevoli trovate barocche, è molto più realistico anche se non mancano momenti onirici di grande impatto.

 

L’interesse maggiore e filo conduttore dell’intera opera verte sul dualismo delle protagoniste, nei loro caratteri e stili di vita differenti nell’affrontare una realtà sconvolgente. Il punto di vista privilegiato è della giovane Eleanore di Saoirse Ronan che, insieme a Gemma Arterton nel ruolo di Clara, forma una coppia di ragazze ben scritte e con diverse sfumature. Merito di un’altra donna, la sceneggiatrice Moira Buffini (Jane Eyre) che sembra conoscere bene la sensibilità e la femminilità dei suoi personaggi. Eleanore, imprigionata nel (suo) corpo di eterna sedicenne, ricorda ogni cosa, sin dall’inizio, il fardello come lo chiama lei risale prima della sua nascita, con la storia di sua madre, che scopriamo essere Clara. Jordan riesce a mantenere la giusta tensione dei flussi narrativi ambientati in epoche distinte, si aprono così lunghi flashback localizzati nei primi anni del XIX secolo inglese, intrecciati con il presente moderno nei pressi di una cittadina costiera (in realtà non viene specificato il luogo) e nei quali emergono altre personalità contrapposte, in pratica incarnano l’eterno scontro tra bene e male, dei soldati Ruthven(Jonny Lee Miller) e Darvell(Sam Riley) che segneranno per sempre la vita di Clara e Eleanore.

 

Saoirse Ronan sempre brava e, ora che ha raggiunto i 20 anni nella realtà si può dire, anche bella, guida “Byzanthium” con la sua voce off e infonde vita a un vampiro-angelo della morte che miete le sue vittime solo nelle persone pronte al “grande passo”, si tratta sempre di anziani consapevoli della morte imminente. Eleanore un giorno riesce ad aprire il suo cuore verso il coetaneo Frank malato di leucemia, una sotto-trama che sembra più un film dentro il film resa intensa per la prova di Caleb Landry Jones (Antiviral) nella parte di un ragazzo timido e innamorato. La Clara di Gemma Arterton sembra la nemesi di Elenoare, l’attrice si riconferma icona “curvy” nelle vesti disinibite di sexy adescatrice, violenta e istintiva, con pochi scrupoli nello sfruttare le persone come si può notare nel momento di circuire l’impacciato e fragile Noel(Daniel Mays), il proprietario di un vecchio albergo vicino al lungomare, il Byzantium, usato come nuova base dalle protagoniste. Da notare come un albergo abbandonato utilizzato da due vampire rimandi al lontano “La Vestale di Satana” dei primi anni 70. Clara e Eleanore sono madre e figlia ma nel corso del film tendono a essere viste più come sorelle, sia per la vicinanza di età che per le circostanze.

 

I vampiri di “Byzantium” non sfoggiano i tipici canini per spillare il sangue dalle prede, per trafiggere le giugulari usano invece l’unghia affilata del pollice che si allunga con l’acutizzarsi dell’istinto assassino, si verificano di conseguenza una serie di sequenze splatter notevoli che non disdegnano la decapitazione della testa, l’unico modo per neutralizzare gli esseri immortali. “Byzanthium” ha una bellissima fotografia che risalta gli scenari naturali rocciosi delle sequenze visionarie ambientate in un’isola senza nome, molto simile al dipinto maligno de “L’isola dei morti” di Bocklin. In questo luogo visitato dai protagonisti, caratterizzato da cascate che si colorano di rosso sangue e infestato da orde di pipistrelli, è custodito il dono dell’immortalità. Personaggi e storie che si fondono dal passato nel presente per uno dei migliori vampire-movie recenti, e se vi sembra poco.

 

Tit. originale: “Byzantium”

Paese: UK/USA/Irlanda

Rating: 7/10