Clown

Prodotto da Eli Roth, l’horror diretto da Jon Watts affonda il coltello nelle paure suscitate da una figura che dovrebbe essere il simbolo del divertimento innocente …

 

Tutto comincia con una rassicurante festa di bambini. L’evento per il decimo compleanno di Jack è un clown che però dà forfait. Per fortuna – credono tutti – che Kent, il padre, trova un vecchio costume da pagliaccio e salva la festa. Sfinito si addormenta con il costume addosso e quando si sveglia si accorge, con orrore, che non riesce più a togliersi di dosso né gli abiti né le protesi.
Come se non bastasse dover girare per la strada e andare a lavoro vestito così, Kent si accorge che qualcosa sta cambiando, che tutta quella roba sta diventando parte di lui e che si sente posseduto da una fame implacabile.
Alla disperata ricerca di un modo per liberarsi da quell’incubo scopre di aver risvegliato il demone di una terribile leggenda che è all’origine del clown: il Cloyne, un demone che viveva nei ghiacci e scendeva nei villaggi una volta al mese per divorare un bambino…

In estrema sintesi è la storia di Clown, un horror efficace prodotto da Eli Roth (che ha dato spunti per la sceneggiatura e recita anche in un ruolo di contorno) e diretto da Jon Watts che, senza dimenticare un certo senso dell’umorismo, affonda il coltello nelle paure suscitate da una figura che dovrebbe essere il simbolo del divertimento innocente.

 

Paolo Biamonte

 

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