Aggiornato il Febbraio 11, 2010 da Il Guru dei Film
Il misterioso "Dark Woods" è ambientato nei desolati boschi della Norvegia: uno degli horror più inquietanti dell’ultimo decennio.
Un gruppo di giovani selezionati da Gunnar, un producer televisivo norvegese, si addentra nelle foreste per un breve corso di sopravvivenza in vista di un imminente reality-show. E’ lo stesso Gunnar a guidare le operazioni e indicare il casolare in cui trascorrere la notte, l’uomo conosce il luogo da molto tempo e sembra nascondere qualcosa ai ragazzi. Nei pressi dell’abitazione c’è uno stagno sulle cui rive è stata eretta una tenda abbandonata, uno dei giovani viene attratto da una corda legata a un albero, tesa verso le profondità dell’acqua…
Nella prima ripresa sfocata, fissata su impenetrabili foreste scandinave, un breve componimento sonoro di piano definisce da subito il mood spettrale di "Villmark", meglio conosciuto(?) con l’anonimo titolo internazionale "Dark Woods", il film diretto dal norvegese Pål Øie. La pellicola inizia come "My Little Eye" (2002) con la presentazione di un gruppo di giovani aspiranti star-televisive, in seguito ricorda gli scenari de "La casa" (1982) e certe situazioni alla "Blair Witch Project" (1999), senza dimenticare un’atmosfera di isolamento simile a quella di "Cabin Fever" (2002), questi sono alcuni dei numerosi riferimenti che inducono a ritenere "Villmark" il solito sotto-prodotto pronto a sfruttare il trend del momento, in realtà questo è un horror che ha ben poco a che fare con il genere mockumentary, ne tanto meno ostenta effetti splatter, un’opera autonoma con un senso strisciante di inquietudine fuori dall’ordinario.
Il team guidato da Gunnar comprende due ragazzi e due ragazze, la volontà comune è quella di fare esercizi fisici-psicologici in preparazione di uno show realistico in grado di soddisfare un pubblico amante delle emozioni forti; seguono quindi una serie di episodi già incontrati in decine di horror precedenti, il mancato segnale del cellulare o le tresche amorose tra alcuni membri del gruppo, girati questa volta con un distacco insolito e lontano dai clichés USA, a questi si aggiungono avvenimenti oscuri e spiazzanti, come la breve registrazione di un vecchio nastro rinvenuto nel casolare, prontamente fatto sparire da Gunnar.