Deadpool 2 – Ecco la recensione!

Aggiornato il Maggio 18, 2018 da Il Guru dei Film

Come promesso, è arrivata la recensione del nostro Sciamano!
#Deadpool2 #Cable #RyanReynolds

Deadpool 2 è la seconda scorribanda del mercenario chiacchierone.

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Tit. Originale: Deadpool 2
Paese: USA
Rating:7/10

Colpito da un grave lutto, il mutante Deadpool grazie all’intervento di Colosso, si avvicina al team degli X-Men per iniziare una nuova vita. Deadpool si ficca subito nei guai a difesa di un giovane mutante con il quale finisce in prigione, il peggio deve ancora venire visto che Cable, un soldato giunto dal futuro, è deciso a compiere una missione: uccidere a ogni costo il ragazzo. Cable capisce che per farlo deve vedersela prima con quel mattacchione di Deadpool.

Il dominio smisurato della Marvel al cinema nel 2018, derivato dai campioni d’incassi Black Panther e Avengers: Infinity War, non conosce tregua e si attesta con Deadpool 2: il sequel sulle avventure del mutante più sboccato in circolazione, personaggio divenuto ormai familiare al grosso pubblico, è destinato all’ennesimo successo e pronto a dispensare irriverenza e sarcasmo a piene mani. La serie del mercenario chiacchierone perde il regista del primo film Tim Miller, ma trova in David Leitch, apprezzato per John Wick e Atomica Bionda, un adeguato successore per la decisa impronta action che viene subito declamata in un turbinante prologo, pieno di sparatorie e morti ammazzati. Non prima dei titoli (fuori) di testa, una mezza follia di richiami a James Bond e scritte scherzose nei crediti.

Deadpool 2

Deadpool 2 è un degno sequel che riprende quanto di buono visto nella prima avventura, con in più una sceneggiatura insolita, pronta a infilarsi in rivoli di follia e assurdità, con cambi repentini di scenari e personaggi. La stessa nuova entrata più importante, Cable direttamente dai fumetti, risulta fresca e divertente nonostante il (presunto) villain della pellicola sia anche troppo simile al Terminator di Schwarzenegger, le implicazioni che il soldato giunto da futuro per uccidere deve mettere sul piatto, arricchiscono la vicenda e l’interpretazione del sempre più roccioso Josh Brolin è, come si dice in questi casi, un valore aggiunto. Da parte sua Deadpool aka Ryan Reynolds va sempre a segno con battute spiritose, spesso con contenuti v.m.18, divieto più che altro imposto per riferimenti a droghe e alcuni momenti splatter, e catalizza l’attenzione in ogni entrata in scena con trovate esilaranti e situazioni action estreme.

Si può lamentare un’eccessiva auto indulgenza/referenza, i riferimenti interni al mondo Marvel sono talmente tanti e collegati da sfociare nel meta-cinema, le strizzate d’occhio al pubblico si sprecano, insomma può capitare di ottenere l’effetto contrario in coloro che non si sentono complici o poco avvezzi alla materia: stufare. Si tratta un po’ del limite dei cinecomics Marvel, tutti troppo simili e auto-fagocitanti, ma per fortuna Deadpool ha quella vena di follia spiritosa e imprevedibile che lo salva, tratti che lo portano vicino ai migliori titoli della scuderia come I Guardiani della Galassia e Thor Ragnarok. Insomma quando la Marvel ha il sorriso stampato sulla faccia ha una marcia in più.
Deadpool 2 lo dimostra nel trattare il delicato tema della morte, può passare in sordina la questione seppellita da risate e gag continue, ma il mercenario con il potere di auto-rigenerazione viene colpito negli affetti più cari e medita addirittura il suicidio, ovviamente affronterà le difficoltà a modo suo, e ci sarà da morire dal ridere, ancora una volta.

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Grandi sub-plot di sceneggiatura sono le esilaranti visite di Deadpool nella casa-base degli X-Men, con bersaglio preferito il professor Xavier, e il reclutamento di una squadra speciale, detta X-force, che mette insieme mezzi svitati e improbabili individui in cui svetta la bella Domino (Zazie Beetz), la ragazza con il potere di essere fortunata (!). David Leitch nel suo attuale film migliore confeziona un action fantascientifico divertente, rischia di essere il migliore cinefumetto dell’anno, mentre Ryan Reynolds ha modo di fare scorgere il volto privo di maschera e make up di Deadpool per qualche istante, l’attore gongola per il successo del personaggio, e ormai non ci pensa due volta a sparare sui flop personali del passato come Green Lantern.

Altro dazio imposto dai Marvel Studios che non sembra avere fine: le immancabili sequenze nascoste nei titoli di coda, stavolta sono più gustose del solito.

Sciamano