Aggiornato il Ottobre 6, 2016 da Il Guru dei Film
Peter Berg dirige Deepwater – Inferno sull’Oceano un film che ricostruisce i tragici fatti che hanno preceduto uno dei più gravi disastri ambientali mondiali …
Deepwater – Inferno sull’Oceano è già di per se’ un titolo piuttosto evocativo. Nella versione originale il film si intitola semplicemente Deepwater Horizon che era il nome della piattaforma petrolifera, posizionata a circa 40 miglia dalla costa della Louisiana nel Golfo del Messico, che improvvisamente il 20 aprile del 2010 divenne teatro di una delle più gravi catastrofi della storia. Sacche di metano instabile, risalito lungo il canale di trivellazione, provocarono una tremenda deflagrazione. Sebbene la piattaforma fosse attrezzata con meccanismi di prevenzione delle esplosioni all’avanguardia, tutti i sistemi fallirono. Lo scoppio iniziale uccise 11 uomini, mai ritrovati, ferendone gravemente altri e innescando un’evacuazione di uomini e donne intrappolati da fango e fuoco. E provocando inoltre il versamento in mare dell’equivalente di 4,9 milioni di barili di petrolio negli oltre 87 giorni che ci vollero per arginare la terrificante perdita.
Peter Berg ricostruisce i fatti con un realismo raggelante. Deepwater – Inferno sull’Oceano è ispirato a un importante articolo del New York Times: Deepwater Horizon’s Final Hours, risultato delle interviste a 21 sopravvissuti e di testimonianze giurate e dichiarazioni scritte da parte di altri, che ha offerto il resoconto più dettagliato di quello che è realmente accaduto, minuto per minuto, sulla piattaforma. Inoltre per la sceneggiatura, la produzione ha consultato direttamente i sopravvissuti, le famiglie delle vittime, nonchè tecnici dell’industria petrolifera e della Guardia Costiera che hanno partecipato alle fasi di ricostruzione della piattaforma e della grande catastrofe. Per la ricostruzione dell’esplosione sul set sono stati chiamati esperti che si trovavano sul posto il giorno della catastrofe.
L’obiettivo di Peter Berg in Deepwater – Inferno sull’Oceano non è fare della facile demagogia denunciando gli interessi senza scrupoli dei Big del petrolio. Piuttosto quello di rendere onore alle undici vittime e soprattutto all’eroismo dei sopravvissuti, troppo spesso dimenticati dalle cronache di questi anni dove si è sempre dato ampio risalto al cataclisma ambientale, trascurando il lato umano di questa immane tragedia.
Il film è visivamente sbalorditivo nel suo assoluto realismo: la pioggia di petrolio e fango, il desolante panorama dell’oceano ricoperto di greggio infuocato, l’orrore dell’esplosione, la disperazione degli uomini durante la fuga da un inferno di fuoco e fango, il tutto accompagnato dall’incessante suono delle sirene dell’allarme di evacuazione.
Per fare un bel film non basta un’ottima regia e una sceneggiatura ineccepibile e meticolosa, serve anche un cast di assoluto talento. E in Deepwater – Inferno sull’Oceano il cast è perfetto: Mark Wahlberg è il capo elettricista, Kurt Russell è il sovrintendente alla sicurezza, Gina Rodriguez e Dylan O’Brien tecnici esperti della piattaforma, mentre John Malkovich è uno dei rappresentanti della compagnia petrolifera.