Aggiornato il Marzo 3, 2011 da Il Guru dei Film
Il mockumentary-zombie diretto dal leggendario George A. Romero.
Una troupe di studenti, impegnata nelle riprese di un film a basso costo, viene interrotta da strane notizie alla radio: il mondo è in preda a un'epidemia, i morti si rialzano e uccidono la gente. I ragazzi decidono di documentare quello che vedono, inizia una fuga verso casa segnata da terribili incontri e strade gettate nel caos.
"Diary of the Dead" si colloca come il quinto film di zombi diretto da Romero e il secondo della nuova trilogia iniziata con "La Terra dei Morti Viventi" (2005), uno dei più sperimentali e indipendenti horror diretti dal celebre regista che si inserisce nel filone girato in presa diretta, ideale per una pellicola dai costi contenuti. A dire il vero non sembra il film di un veterano, Romero invece dimostra la vitalità di un giovane regista per nulla intimidito nell'utilizzare la tecnica del "falso documentario", uno stile realistico e diretto che determina uno zombie-movie veloce, al passo coi tempi, al contrario del precedente "La Terra dei Morti Viventi" criticato per essere troppo ancorato a schemi del passato. L'autore de "La Notte dei Morti Viventi" (1968) mantiene sempre uno spirito critico di fondo, questa volta tocca alle nuove tecnologie disponibili (internet, cellulari, ecc.) accusate di essere solo l'ennesima incarnazione di un'umanità allo sbando, ingannata e manipolata a piacimento.
Un dettaglio non trascurabile, per un film di Romero, è la presenza di protagonisti molto giovani, quasi teenagers, forse un tentativo ulteriore per svecchiare il genere, ma a ben vedere ancora (auto)referenziale dato che i primi zombi intravisti sono un omaggio ai morti viventi portoricani presenti nel prologo del mitico "Zombi" (1978), una sequenza ambientata nei pressi di un condominio popolare con i soccorritori medici, aggrediti da due vittime di colore riverse sulle barelle. In una scena successiva, in una corsia d'ospedale, un cadavere-zombi si rigira su un letto e rovescia per terra gli intestini, come in una splatter-parentesi de "Il Giorno degli Zombi" (1985). I giovani protagonisti però risultano anonimi, a posteriori si riconosce Shawn Roberts visto di recente nel ruolo di Wesker in "Resident Evil Afterlife", a fare loro da chioccia un professore maturo e alcolizzato, più vicino a certi personaggi nichilisti e disillusi che Romero (anch'egli presente in un cameo vestito da capo della polizia) aveva utilizzato in precedenza.