Aggiornato il Febbraio 10, 2011 da Il Guru dei Film
Visto l'improbabile storia i due protagonisti principali si lasciano andare a interpretazioni sui generis, Nicolas Cage in testa (c'era forse da dubitare ?), da pazzo assassino con un debole per le ragazzine, piuttosto forte la scena della palpata a una minorenne(!?) del coro in chiesa, si tramuta nel buon padre di famiglia Sean Archer, per una serie di smorfie e movimenti scomposti, insomma una parte che sembra fatta apposta per un attore attirato da ruoli estremi, da "Cuore Selvaggio" sino a "Via da Las Vegas", il problema è che a molti questa recitazione "sopra le righe" non riesce a convincere a distanza di due decenni. John Travolta non si discosta molto, da bravo paparino agente FBI trasforma la sua anima in quella nera del terribile Castor Troy, tutte le scene con la moglie e la figlia del nemico risultano però prevedibili, del resto la sceneggiatura per forza di cose comporta poche sfumature tra buono e cattivo, al fine di sottolineare la differenza tra i due personaggi.
Le scene d'azione, se paragonate al cinema USA di quegli anni, sono di ottimo livello, a parte il prologo in aeroporto che puzza di "americanata" sin dal primo istante, John Woo si (auto)cita in più di un'occasione, anche se il terribile dubbio che questo gli sia stato imposto resta forte, e non è difficile scorgere alcune coreografie balistiche ripescate da "Hardboiled", l'impatto però non è affatto lo stesso sia per una questione di senso epico(romantico) azzerato, sia per un uso del montaggio e del ralenti enfatizzati al solo fine estetico, nei film girati ad Hong Kong servivano per conferire l'aurea "mitica" dei personaggi, in "Face/Off" invece inizia il processo contrario che porterà agli scempi ridicoli di "Mission Impossible 2". In uno dei momenti clou, l'attacco delle forze speciali nel covo di Castor Troy, la sparatoria conseguente è ovattata dalla musica di "Over the rainbow" ascoltata in cuffia da un piccolo indifeso testimone. Verso il finale John Woo scomoda il capolavoro "The Killer", compare anche qui una chiesa cattolica, e un numero di colombe esagerato, a sottolineare il simbolo (di purezza e redenzione) presente in quasi tutti i suoi film, altro riferimento è la presenza dei motoscafi, poi giunge un duello interminabile e stunts spericolati in mare aperto fuori luogo che il John Woo di Hong Kong difficilmente avrebbe tollerato. Nel 2008 John Woo torna in Cina per dirigere lo splendido "La battaglia dei tre regni", a riprova che il maestro quando sente aria di casa, e non è afflitto da imposizioni, ritrova lo spirito dei tempi migliori.
Titolo Originale: "Face/Off"
Paese: U.S.A.
Rating: 6/10