Generazione Proteus (1977) di D. Cammell

Aggiornato il Maggio 21, 2008 da Il Guru dei Film

Generazione ProteusTit.originale: Demon Seed
Paese: U.s.a.

 

Un precursore della fantascienza cyberpunk denso di atmosfere dark e claustrofobiche.


In un laboratorio segreto è stato progettato un rivoluzionario computer, Proteus IV, in grado di autoprogrammarsi e avere una propria coscienza. Neutralizzati tutti i terminali esterni al laboratorio, Proteus IV riesce a collegarsi nella villa automatizzata del suo creatore e impossersarsi del computer centrale che gestisce ogni azione e movimento nell’abitazione. Una giovane assistente ([[Julie Christie]]) del laboratorio rimane intrappolata nella casa, e Proteus le annuncia che ha per lei in serbo una "sorpresa"che consiste…….

"[[Generazione Proteus]]" è il lato oscuro della fantascienza anni 70, un film lontano dall’ironia e spettacolarità di "[[Guerre Stellari]]" dello stesso anno, privo della bellezza degli effetti speciali e la cura scenografica di "[[Alien]]" (1979), un "viaggio" in acido, più vicino ad un incubo che a una piacevole ed eccitante fuga. Un trip confezionato da uno stregone di magia nera: il film si apre con delle campane a morto che battono il ritmo di una musica "drogata", sottofondo ad un panorama accecato dal sole, che preannuncia eventi sinistri.

Film implacabile e duro che risulta "cyberpunk", ancor prima che il termine venga coniato, anticipatore di pellicole come "[[Terminator]]" (tutte le tematiche uomo contro macchina, ma non solo) e "[[Hardware]]", in cui il film di R.Stanley sembra riprendere di peso l’ambientazione e il senso di claustrofobia (per non parlare del robot "Mark 13") che non manca comunque richiami a opere del passato come "[[2001 Odissea nello spazio]]" (1969), del resto il computer Proteus IV è il parente stretto dell’intelligenza artificiale [[Hal9000]] del film di [[Stanley Kubrick]], che sembra ispirare anche alcuni momenti psichedelici della pellicola.

Tratto da un romanzo di [[Dean R.Koontz]] "Generazione Proteus" ha per protagonista la brava [[Julie Christie]] ("[[Il Dottor Zivago]]", "[[Farenheit 451]]", "[[A Venezia un dicembre rosso shocking]]"). Il regista [[Donald Cammell]] ha in seguito diretto diversi video musicali della band irlandese [[U2]], muore suicida con un colpo di pistola nel 1996.

La voce di Proteus, angosciante ed ossessiva, si propaga come un mantra, dispensando filosofia e cinismo, con deliri di onnipotenza. Proteus IV: "La morte…è fin troppo buona, accomuna tutti…nel bene e nel male…..io comprendo la morte…gli uomini l’hanno sempre presa troppo sul serio….la vita è molto più terribile, molto più misteriosa…."

Rating: 7/10