Aggiornato il Febbraio 3, 2011 da Il Guru dei Film
La pellicola riesce a divertire con una serie di situazioni forse non originali ma sorrette da dialoghi esilaranti, gli stessi che si sentono nella prima apparizione di Chudnofsky, interpretato niente meno che dal premio Oscar Christoph Waltz (il Landa di "Bastardi senza gloria"), un killer russo armato di una pistola a doppia canna che si intrattiene con una gang di trafficanti emergenti e sbruffoni, un momento impreziosito dalla grandezza dell'attore che riesce a inquadrare subito la vena di follia del personaggio, peccato per la seguente scena-cliché dura a morire, con l'inflazionata esplosione alle spalle di Chudnofsky che cammina verso la telecamera al ralenti. Altra scheggia da non perdere con il criminale russo, a proposito buono il doppiaggio, vede al centro un redivivo e irriconoscibile Edward Furlong ("Terminator 2", incredibile sono già passati 20 anni) nei panni di uno spacciatore di periferia. Tra i nomi noti anche quello di Edward James Olmos, si ritaglia la (piccola) parte di capo redattore del Daily Sentinel.
Britt e Kato cementano la loro collaborazione con la "Black Beauty", una vecchia macchina nera, un miracolo di tecnologia ideato da Kato, munita di lanciarazzi e spuntoni "alla Ben Hur" (come vengono apostrofati dallo stesso Britt), blindata da un materiale di policarbonio industriale che viene lanciata in diversi inseguimenti davvero notevoli, tra i migliori e scatenati visti al cinema di questi tempi, tra sparatorie ed esplosioni che si fatica a credere dirette da uno poco avvezzo al genere come Gondry, complimenti. Non mancano colpi di arti marziali e effetti slow-motion, qui giustificati per mettere in risalto la percezione di Kato nell'individuare i bersagli da colpire, un espediente simpatico messo in mostra in almeno un paio di momenti concitati. Il pezzo forte dell'azione si concentra nel finale, un lungo inseguimento sin dentro un palazzo visitato nei piani più alti con la "Black Beauty", da vedere lo spettacolare percorso ideato, denso di pallottole e colpi per una vera immersione action senza pause.
Le brillanti schermaglie da commedia pura vedono anche la bellezza di Cameron Diaz, una presenza che comporta una serie di gags e gelosie tra i due amici supereroi, non viene nemmeno risparmiata una battuta sulla non più giovane età della bionda attrice, si creano i soliti fraintendimenti di identità sempre giocati con ironia e, anche quando arrivano scene violente, è quasi impossibile non continuare a sorridere. In linea con il mood spiritoso del film le scene finali, sottolineate dalla sigla-citazione del serial tv (Bruce Lee, inoltre, si intravede nei disegni a mano di Kato a inizio film), aperte a un eventuale sequel. Pellicola riconvertita per l'occasione in 3D, un trattamento durato diversi mesi che questa volta risulta accettabile e ben riuscito, al contrario di altre opere recenti ("Clash of the titans", "L'ultimo dominatore dell'aria").
Titolo Originale: "Green Hornet"
Paese: U.S.A.
Rating: 7/10