Hellboy II – Visioni di un nuovo cinema

Aggiornato il Luglio 11, 2008 da Il Guru dei Film

Film: Hellboy 2Con la seconda avventura cinematografica del personaggio a fumetti creato da Mike Magnolia, Guillermo Del Toro firma un capitolo importante nella storia del cinema sospeso tra fantasy, horror, sci-fi, comics e commedia.


Chi ha visto i disegni che Guillermo Del Toro ha fatto per preparare Hellboy II – The Golden Army si è reso subito conto che la seconda avventura cinematografica dell’ultra forzuto detective dal pugno di pietra creato dai fumetti di Mike Magnolia sarebbe stata un evento ben al di là dell’entusiasmo creato nel 2004 dal primo film.

 

Hellboy II

 

Del Toro appartiene a quella schiera di registi che letteralmente vedono le loro opere prima di realizzarle: Sergio Leone incantava i suoi interlocutori raccontando nei minimi dettagli il film che avrebbe girato. Del Toro ha disegnato tutto. Ed è andato molto più in là di quanto fatto con il primo Hellboy, anche allontanandosi dalle storie di Magnolia, mescolando i generi, puntando sulle personalità dei personaggi e sui loro rapporti. La stessa dinamica la applica alla relazione che, nella storia, esiste tra il modo reale e quello ultra terreno, avendo al centro una figura come Hellboy che non è amatissima in nessuna delle due. Ovviamente il fulcro dell’azione è il Dipartimento per la Ricerca sul Paranormale e la Difesa dove Red, come Hellboy viene chiamato dagli amici, si trova un po’ in mezzo tra il suo capo, Manning, che poco tollera la sua tendenza a mettersi in mostra, e la fidanzata, Liz, che sembra non volergli rivelare un segreto. I guai seri però arrivano dal Nuada, principe del mondo delle Tenebre che ha risvegliato un esercito di macchine assassine per cancellare l’umanità. The Golden Army inizia con una sequenza animata che descrive la nascita dell’esercito e prosegue con una serie di situazioni che vanno dall’azione pura, all’horror (c’è anche l’apparizione della Morte), al Fantasy, alla commedia, con incursioni nel romantico, visto che, oltre al rapporto tra Red e Liz, si racconta anche l’inaspettata scoperta dell’amore da parte di Abe, il mutante acquatico, e dialoghi ricchi di ironia. Del Toro insomma conferma clamorosamente il suo talento visionario, dando una nuova immagine all’universo di Hellboy (che nel fumetto è in bianco e in nero) in un’opera destinata a lasciare un’impronta nella storia di questo genere di film.
Paolo Biamonte