I figli degli uomini (2006) di A. Cuaron

Aggiornato il Agosto 5, 2008 da Il Guru dei Film

I figli degli uominiTit.originale: Children of men
Paese: U.S.A./Gran Bretagna/Giappone
Film ambientato in un futuro prossimo realistico e inquietante. Uno dei migliori film di fantascienza del decennio.


Londra, 2027. L’umanità è sull’orlo del baratro: attentati e violenze sono all’ordine del giorno, ma il fatto più grave è l’infertilità delle donne che da circa 18 anni non riescono più a procreare figli. Theo (C.Owen), ex attivista politico, viene sequestrato da un’organizzazione terroristica, nata per la causa degli immigrati, che gli intima di procurare un lasciapassare per una ragazza speciale. Theo scopre che la ragazza porta in grembo un bambino, decide quindi di scortare la donna personalmente verso l’imbarco con una nave, che la porterà verso la salvezza e un futuro migliore.

"[[I figli degli uomini]]" assomiglia pericolosamente alla vita reale di tutti i giorni, minata da tensioni politico-sociali pronte ad esplodere in qualsiasi momento (i flussi migratori dei poveri verso i paesi ricchi), spossata da continui attentati terroristici di varia natura, in cui l’inquinamento tende ad aumentare cosi come la comparsa di nuove malattie, ecc. Un quadro sconfortante che [[Alfonso Cuaron]] riassume mirabilmente in una parabola fantascientifica (ma non troppo), ambientata in un mondo morente, dove il "kit del suicidio" viene propagandato come una marca di profumi.

L’estremo realismo della vicenda comporta un apporto minimo di effetti speciali (avveneristici palmari e computer hi-tech), mentre sono le scenografie ad avere una particolare cura e ricercatezza, ricostruite in set che raffigurano macerie di palazzi distrutti dalla guerriglia, foreste poco rassicuranti, e la città di Londra che compare brevemente con le sue strade buie e opprimenti.

Theo, impersonato dal bravo [[Clive Owen]] ("[[Sin City]]", "[[Inside man]]"), è un vero anti-eroe, un uomo dal problematico passato, dedito all’alcool e restio ad azioni di forza che comunque si convince a portare a termine una missione che potrebbe contribuire alla nascita di una nuova vita per l’intera umanità. Il finale è una glorificazione del personaggio.

Tra gli interpreti figurano anche [[Julianne Moore]] ("[[Magnolia]]", "[[The Forgotten]]"), finalmente una prova convincente dell’attrice dopo anni, nel ruolo della terrorista Julian, e l’ottimo [[Michael Caine]] ("Batman begins") che è Jasper, un simpatico hippy fuori tempo massimo che aiuta l’amico Theo nella fuga.

"I figli degli uomini" offre diversi momenti emozionanti e non dimentica il senso dello spettacolo, in particolare compare un magnifico e lungo piano-sequenza che scaraventa i protagonisti nel bel mezzo di un furioso scontro a fuoco tra l’esercito e le fazioni terroristiche, in cui Theo tenta di ritrovare la ragazza-madre in un palazzo devastato dalle esplosioni.

Alfonso Cuaron, che si era fatto notare con il terzo capito della serie di [[Harry Potter]] ("[[Harry Potter e il prigioniero di Azkaban]]"), dirige con grande equilibrio un film tratto dall’omonimo racconto di [[P.D.James]], denso di contenuti e in grado di fare riflettere e intrattenere con brillanti risultati.

Rating: 8/10