Il Mostruoso Uomo delle Nevi (1957)

Aggiornato il Giugno 3, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Il Mostruoso Uomo delle Nevi

Una produzione Hammer con Peter Cushing sulle tracce dello Yeti.

 

 Himalaya, il botanico inglese Rollason e sua moglie si trovano in un remoto monastero buddista per condurre una ricerca sulle strane piante del luogo, il vero scopo dello studioso è però quello di unirsi a un’altra spedizione sopraggiunta, decisa a stanare il misterioso uomo delle nevi: lo Yeti. Nonostante il parere contrario della moglie, Rollason, parte insieme al piccolo gruppo di uomini guidati dallo spregiudicato Friend, la missione sulle vette impervie è piena di pericoli e la presenza della misteriosa creatura sembra aleggiare nel paesaggio innevato.

Uno dei primi classici della Hammer-Horror è questa trasposizione di uno sceneggiato della BBC ideato da Nigel Kneale e basato sul mito dello Yeti, la creatura leggendaria dalle forme umane che si ritiene nascosta sulle catene dell’Himalaya, nei primi anni 50 nuovi presunti avvistamenti rinfocolarono l’attenzione e la nascita di credenze ancora vive tutt’oggi intorno allo strano essere. "Il Mostruoso Uomo delle Nevi" inoltre è ricordato come la terza fruttuosa collaborazione tra il regista Val Guest e lo sceneggiatore-autore Kneale, dopo i primi due capitoli della saga fanta-horror di Quatermass ("L’Astronave Atomica del dr. Quatermass", 1955 e "I Vampiri dello Spazio",1957), sempre tratti da una serie tv di successo. La pellicola è girata in uno splendido bianco e nero capace di risaltare l’ambientazione ghiacciata della vicenda, i set storici di Pinewood a Londra e alcune locations ricavate sui Pirenei riproducono le proibitive vette dell’Himalaya.

Il prologo è situato alle pendici della più grossa catena montuosa del mondo all’interno di un tempio buddista, si vede anche una veloce panoramica di un’evidente miniatura dell’edificio, un ambiente quasi alieno per i protagonisti occidentali attorniati da monaci intenti in strani canti e incuriositi da alcune piante sconosciute, un’estraneità che presagisce la sotto-traccia della pellicola sull’arroganza e la stupidità dell’uomo occidentale di fronte a culture e fenomeni ritenuti inferiori e da sfruttare. Il ruolo guida è quello del professore Rollason, il botanico interpretato dal grande Peter Cushing, l’attore è come al solito perfetto e credibile nella parte di un uomo onesto ma all’oscuro dei pericoli che deve affrontare, negli anni successivi contribuisce a rendere indimenticabili numerosi titoli ("Dracula il Vampiro", "La Mummia", ecc.) della Hammer tanto da divenire un simbolo stesso dell’horror.