Aggiornato il Febbraio 18, 2010 da Il Guru dei Film
Il terzo divertente capitolo della saga sui dinosauri clonati affidato a Joe Johnston.
Il paleontologo Grant, scampato a una precedente disavventura nel Jurassic Park, si lascia convincere dai Kirby, una coppia appassionata di turismo estremo, a fare da guida nel sorvolo di un sito off-limits popolato da dinosauri clonati: l’isola Sorna. In realtà la coppia, accompagnata da tre mercenari, è in cerca del figlio disperso dopo un’avventata escursione in parapendio. L’aereo, nonostante le proteste di Grant che viene tramortito, atterra sull’isola abbandonata. Sulla pista d’atterraggio Grant rinviene grazie a Billy, il suo giovane assistente unitosi alla spedizione, ma improvviso giunge un richiamo mostruoso dalla foresta…
A sentire in giro questo sequel è superficiale e privo di spessore, peccato che "Jurassic Park III" non vuole essere né riflessivo e tanto meno denso di contenuti, ma bensì un enorme giocattolone pieno di effetti speciali e azione, elementi che abbondano in quello che risulta il capitolo della saga più veloce e adrenalinico. La storia è pretestuosa e, in fondo, i numi tutelari di Michael Crichton, l’autore delle storie originali, e Steven Spielberg, il regista dei primi due capitoli, passano in secondo piano a favore di Joe Johnston, arrivato alla regia senza troppe pretese. Torna il protagonista Sam Neil nel ruolo del paleontologo Grant, in un primo momento doveva esserci anche Jeff Goldblum che rinuncia per un infortunio a una gamba, piccola parte per Laura Dern racchiusa a inizio e fine pellicola.
"Jurassic Park III" può contare sui migliori effetti speciali dell’intera serie, quattro anni dal precedente "Jurassic Park il mondo perduto" non sono passati invano, i dinosauri sono variegati e resi fantastici dalle aggiornate tecniche in computer grafica, curate dalla ormai nota Industrial Light & Magic. Grandi scenografie naturali ricavate alle isole Hawaii fanno da sfondo a un avventura che parte subito con il piede sull’acceleratore e dopo un breve preambolo, che fa incontrare i protagonisti su un piccolo aereo da turismo, si giunge su una pista d’atterraggio abbandonata dell’isola Sorna, la situazione richiederebbe toni drammatici ma già dai primi dialoghi si intravede un umorismo di fondo che non guasta affatto. Pochi secondi dopo inizia una grande sequenza d’azione con l’arrivo del temibile Spinosauro, il villain principe del film, che si avventa su uno dei tre mercenari dilaniandolo e facendo schizzare il sangue sull’abitacolo dell’aereo che, fatto decollare dal resto del gruppo nel tentativo di una rovinosa fuga, cambia traiettoria per l’impatto con l’enorme creatura precipitando nella foresta.