La notte non aspetta (2008) di D. Ayer

Aggiornato il Luglio 2, 2008 da Il Guru dei Film

Film: la notte non aspetta Tit.originale: Street Kings
Paese:U.S.A.

Da un racconto dello scrittore noir James Ellroy un thriller-action che indaga sui torbidi intrighi del dipartimento della polizia di Los Angeles. Con protagonista Keanu Reeves.

Tom Ludlow ([[Keanu Reeves]]) è un poliziotto del dipartimento di Los Angeles, un veterano di punta utilizzato nelle missioni più rischiose. Nonostante sia il prediletto del capitano Jack Wander ([[Forest Whitaker]]) Tom viene accusato dell’esecuzione di un suo collega, un avvenimento che lo porta a scontrarsi con la realtà sconcertante che regna all’interno della polizia. Intanto anche il capitano degli affari interni James Biggs ([[Hugh Laurie]]) gli sta con il fiato sul collo pronto ad incastrarlo per la sua condotta indisciplinata.

Il regista [[David Ayer]] e lo scrittore [[James Ellroy]] hanno almeno una cosa fondamentale in comune: Los Angeles e il suo volto più nascosto e pericoloso. Entrambi amano ambientare nella città degli angeli le loro violente e truci vicende, ed era solo questione di tempo che il gettonato regista di [[Harsh times- i giorni dell’odio]] (noto ai più per essere anche lo sceneggiatore di "[[Training Day]]") ponesse l’attenzione su un soggetto firmato dall’autore de "[[Dalia Nera]]".

"La notte non aspetta" é difatti un film ispirato da un racconto di Ellroy, l’ultimo di una serie di adattamenti dai risultati alterni tratti dalle opere dello scrittore: il migliore rimane tuttora "[[L.A. Confidential]]" (1997), un noir action ambientato negli anni 50 vincitore di due premi Oscar, mentre tra le mezze delusioni si registra invece anche il recente "Black Dahlia"(2006) di [[Brian De Palma]]. In realtà Ayer ha già lavorato come sceneggiatore su un testo di Ellroy per "Indagini Sporche- Dark Blue]]" (2002), un film che assomiglia in maniera preoccupante a "La notte non aspetta" che paga lo scotto di un intreccio ormai visitato spesso e volentieri dal cinema poliziesco USA e che ha assuefatto il pubblico: attenzione anche la polizia può essere corrotta, sai che novità.

Purtroppo le sorprese sono pari allo zero e anche l’apporto in fase di screenplay del fantasioso [[Kurt Wimmer]] (il regista di "[[Equilibrium]]" e "[[Ultraviolet]]") non sembra giovare molto, ed è un vero peccato anche perchè i primi coinvolgenti dieci minuti lasciano presagire sviluppi interessanti che vengono presto delusi a favore di congiure intestine, trascinate sino al solito finale "a sorpresa" (si fa per dire) con resa dei conti inclusa.

Se per la sua prima opera Ayer si affidava a [[Christian Bale]] ("The Dark Knight") in questa occasione è l’attore di grido Keanu Reeves ("[[Point Break]]", "[[Matrix]]", "[[Constantine]]") a ricoprire il ruolo da protagonista, un inespressivo poliziotto dai metodi ruvidi che conserva nel profondo dell’animo un sentore di giustizia. Ovviamente il detective Tom Ludlow interpretato da Reeves ha il solito passato tormentato (la moglie é stata uccisa) ed è dedito all’abuso di alcool (vodka in questo caso).

Tra i co-protagonisti il più curioso è indubbiamente il capitano James Biggs portato sulla scena dall’attore Hugh Laurie, ormai celebre per il cinico e "ospedaliero" serial-tv "[[Dr. House]]", che fa la sua prima apparizione proprio in una corsia di un ospedale (che trovata deprimente). Vi sono anche Forest Whitaker ("La moglie del soldato") che fa quel che può con il brutto personaggio del Capitano Jack Wander e il giovane Chris Evans ("I fantastici quattro", "Sunshine") nei panni triti del pivello della situazione

La debolezza del film si manifesta anche negli ordinari dialoghi che, a volte, scadono in bassezze imbarazzanti e le poche sequenze d’azione degne di nota (il prologo) e una discreta dose di violenza nei momenti clou non bastano a salvare l’onore di James Ellroy che esce con le ossa a pezzi.

Rating: 5/10