Aggiornato il Giugno 16, 2011 da Il Guru dei Film
"La Zona Morta" è un film pessimista e cupo come Johnny, l'uomo a seguito di un coma è riemerso dal regno delle ombre con il dono della (pre)veggenza, lui forse era già predisposto a questa evenienza, come si può intuire in una delle scena iniziali, dove avverte dei forti mal di testa, il segno del destino che forse ora può provare a cambiare anche se la donna che ama(va), l'attrice Brooke Adams ("Terrore Dallo Spazio Profondo"), appartiene a un altro uomo. Gli incontri tra i due non fanno altro che aumentare il disagio di Johnny, i suoi poteri spalancano la sofferenza nascosta e i pericoli in agguato delle persone con cui viene a contatto, questi momenti sono riprodotti con montaggi alternati, brevi frammenti che emergono alla vista del protagonista pregni dell'intensità e l'urgenza della disgrazia incombente . In una prima fase era prevista la sceneggiatura di Stephen King in persona, poi passata a Jeffry Boam ("Un Salto nel Buio", "Indiana Jones e l'Ultima Crociata") per organizzare una successione strutturata in diversi episodi, in apparenza scollegati, il ritrovamento e il salvataggio di persone, inoltre si fa strada la sotto-trama thriller intorno la ricerca di un pericoloso serial-killer che infesta la regione, una parentesi breve ma ben costruita e con l'entrata efficace dello sceriffo interpretato da Tom Skerritt ("Alien").
Per cercare di ritrovare un equilibrio Johnny accetta di occuparsi di un ragazzo difficile, l'unico che sembra capirlo anche perché vive una vita isolata, nonostante le agiatezze di un padre oppressivo, ma anche in questo caso il protagonista deve accettare di essere il testimone (involontario) di una tragedia, nel lucido e inquietante riscontro che la morte e distruzione sono presenti in ogni singola vita. Tutti i personaggi hanno una ferita nascosta, la madre persa in un'azione di guerra del dottor Weizak (Herbert Lome), una preoccupazione costante, i genitori di Johnny poco presenti ma ben delineati, oppure convivono con il male e lo alimentano per progetti folli, gli stessi del candidato al senato Stillson interpretato da un perfido Martin Sheen. "La Zona Morta" si interroga sul destino, anche se tutto appare già scritto, in una bella sequenza nel corso di una festa di propaganda Johnny stringe la mano di Stillson e scopre di potere leggere il futuro: il politico porterà sull'orlo del disastro nucleare l'intero pianeta. La missione di Johnny ora é quella di fermarlo.
Cronenberg è alla ricerca di risposte, indaga ancora una volta negli insondabili meandri della mente umana, la sensazione di assistere solo a un film fantastico ("La Zona Morta" è un falso horror) cede allo sconcerto di non potere fermare una realtà che si beffa di ogni buono e razionale proposito, lo score musicale di Michael Kamen ("X-Men", "Trappola di cristallo") asseconda il regista per la riuscita generale delle atmosfere. Il finale è prevedibile sino a un certo punto, anzi è di geniale commozione, puoi conoscere in anticipo gli eventi, li puoi in qualche modo cambiare ma non puoi evitare la sconfitta e cancellare il dolore. "La Zona Morta" è poco ricordato ma siamo a un passo dal capolavoro.
Tit. Originale: The Dead Zone
Paese: USA
Rating: 9/10