Aggiornato il Luglio 23, 2009 da Il Guru dei Film
Una lunga e inspiegabile catena di omicidi e rapine commessi da persone comuni sconvolge la città di Los Angeles. Il detective Tom Beck viene affiancato nelle difficili indagini dal misterioso agente FBI Gallagher che sembra conoscere il collegamento tra i vari crimini efferati: si tratta di un alieno mostruoso che utilizza i corpi umani come involucri per compiere violenza e distruzione.
Nel corso degli anni 80 il cinema horror si contamina con la fantascienza con esiti strepitosi, il vertice è il capolavoro “La cosa” (1982), spalancando inedite suggestioni visive e mondi grondanti terrore mai esplorati prima, una vera e propria mutazione dei corpi capace di piegare lo spirito influenzata anche da una corrente letteraria d’avanguardia, il cyberpunk, che sembra avere un percorso parallello in quel periodo. “L’alieno” non ambisce certo a (ri)definire il genere ma il mix di fantascienza e orrore, calato in un contesto da film poliziesco, che lo compone contribuisce a ricordarlo come fulgido esempio del vitale cinema fantastico di un decennio forse irripetibile.
Il regista Jack Sholder al suo terzo film, dopo “Soli nel buio”( 1982) e “Nightmare 2: la rivincita” (1985), dimostra un’insospettata attitudine per l’azione sin dal fulminante prologo che vede un uomo compiere una rapina in banca e fuggire a tutta velocità con una Ferrari inseguito dalla polizia: le riprese sono realistiche grazie a diverse camera-car e gli stunts spericolati non hanno nulla da invidiare alle grosse produzioni. Il film è comunque ricordato per una delle più impressionanti sequenze dell’intero decennio, il passaggio della larva-aliena da corpo a corpo, un momento ripreso con un procedimento in stop-motion impercettibile che vede la creatura-lumaca fuoriuscire dalla bocca di un cadavere (una copia in lattice dell’attore) e scivolare nella cavità orale di un’altra vittima. Un rituale macabro che si ripete nel corso della vicenda ma mostrato solo nel primo trasferimento ad inizio film, una scelta azzeccata che valorizza questo unico terrificante episodio. Da notare che per una sequenza simile il recente “Alien Vs Predator 2 Requiem”(2007) è stato censurato.
Tra i vari personaggi “posseduti” si ricorda la super-sexy spogliarellista interpretata da Claudia Christian, una delle marionette di carne simili a dei “terminators” immuni ai proiettili utilizzate dall’alieno per compiere atti criminali e dissoluti, un’incarnazione-metafora del male capace di spingere le persone a compiere rapine, uccidere, frequentare sordidi locali, ambire a guidare macchine sempre più lussuose. Ad un certo punto l’obiettivo dell’alieno diviene un senatore in corsa per diventare il presidente degli Stati Uniti, insomma la scalata massima del potere.
L’agente FBI Gallagher interpretato da Kyle MacLachlan, lanciato da David Lynch in “Dune”(1984) e “Velluto Blu” (1986), nasconde un segreto che viene intuito sin da subito: egli è un alieno che da’ la caccia a un malvagio suo simile, con il quale condivide la passione dei bolidi e delle Porsche in particolare. L’attore con la sua proverbiale compostezza e immobilità facciale è perfetto nella parte. A fargli da spalla compare Michael Nouri, il detective Tom Beck, uno dei tanti validi caratteristi che compaiono nella pellicola.
Le strade di Los Angeles si popolano di gente armata e con istinti omicidi che guida all’impazzata ascoltando musica aggressiva, davvero numerose le sequenze di sparatorie e corpi trafitti dai proiettili, la più divertente è quella ambientata nelle prigioni del distretto di polizia, l’alieno può essere eliminato solo quando è fuori dal corpo posseduto e colpito da un’arma speciale che custodisce Gallagher. Il finale scontato riserba un piccolo risvolto commovente che non guasta. Ottima la colonna sonora con brani d’epoca piuttosto ricercati a base di punk-rock (The Lords of the new church, Concrete blonde, ecc.) ed heavy-metal (Shok Paris).
Tit. Originale: The Hidden
Paese: USA
Rating: 8/10