Mad Detective (2007)

Aggiornato il Febbraio 3, 2011 da Il Guru dei Film

Mad DetectiveDa Hong Kong un altro imperdibile titolo targato Milkyway.

Il giovane ispettore Ho Ka On, per risolvere il misterioso caso di un collega scomparso, contatta l'ex detective Chan Kwai Bun. L'uomo ha lasciato il corpo di polizia perchè giudicato pazzo, in passato però le sue doti da sensitivo hanno portato alla risoluzione di alcuni casi irrisolti. Chan Kwai Bun accetta di collaborare, per il giovane ispettore Ho Ka On inizia un'indagine insolita, tra visioni allucinatorie e presenze fantas.

Il cinema di Johnnie To verte in buona parte sui polizieschi, "Mad Detective" rientra nella categoria ma svolta in direzioni sorprendenti, quelle della ghost-story , o meglio, nella percezione di una realtà alternativa, distorta, filtrata dalle visioni del protagonista, un allucinato detective con una dote particolare, quella di riuscire a vedere materializzate le personalità nascoste delle persone. "Mad Detective" è un poliziesco psicologico diretto da Johnnie To insieme al collaboratore inseparabile Wai Ka Fai, quest'ultimo anche sceneggiatore del film e di molti altri successi portati alla ribalta dalla Milkyway, la casa di produzione fondata dal prolifico duo. Una storia intrigante e misteriosa scritta con grande abilità e diretta con stile impeccabile, quasi chirurgico, un marchio di fabbrica che ha tenuto alto in questi anni il cinema di Hong Kong. La pellicola è il risultato di esperienze precedenti, del notevole "Running on Karma" (2003), in quel caso Johnnie To contamina(va) il poliziesco con altri generi "impazziti", tra kung fu e fantasy dark, sino al più canonico ma bellissimo "PTU" (2004), storie tese dei poliziotti di Hong Kong, tutti elementi che si ritrovano nell'affascinante "Mad Detective".

Film presentato a Venezia a fine agosto 2007 poi inspiegabilmente mai editato, non è un caso isolato purtroppo (si pensi a "Sukyaki Western Django" di T. Miike), per trama e atmosfere si tratta di un'opera accativante per il pubblico occidentale, in fondo stupisce che non sia ancora giunto il solito remake americano d'ordinanza, in patria è rientrato nei "Cat III" (film a contenuto violento, solo per adulti) in pratica a causa di un'unica scena, forse la più celebre del film, quella dell'asportazione auto-inflitta dell'orecchio da parte del detective Bun, un gesto di follia mosso davanti a uno dei suoi superiori. Il personaggio è interpretato da Lau Ching Wan ("La vendetta della maschera nera", "Full Alert"), uno dei volti più noti di Hong Kong, qui più smagrito del solito ma sempre all'altezza della situazione. La realtà di Bun è popolata di "fantasmi" che gli altri non possono vedere, riesce inoltre a ricostruire gli avvenimenti entrando in simbiosi con gli oggetti e i luoghi dei delitti, da questo punto di vista si susseguono sequenze surreali, puntellate da una pregevole gusto evocativo, atte a ricostruire eventi criminosi e intercalate con la realtà e gli occhi dell'attonito ispettore On, sempre al fianco dell'esperto ma folle collega.