Aggiornato il Luglio 13, 2009 da Il Guru dei Film
Terra, anno 709 D.C. Un’astronave giunta dallo spazio precipita nelle acque di un lago nel territorio dei vichinghi, all’interno del velivolo un animale mostruoso ha causato un’avaria e ucciso l’equipaggio tranne Kainan, un alieno dalle sembianze umane deciso a stanare l’orribile creatura una volta per tutte. Kainan tramite un apparecchio speciale apprende la lingua del luogo ed entra a contatto con i vichinghi che lo imprigionano, non ancora consapevoli che una minaccia ben peggiore si aggira sanguinaria nelle foreste.
“Outlander” è una piacevole sorpresa nel panorama odierno del cinema fantastico poco incline a trovare nuove forme di intrattenimento, lungi dall’essere un capolavoro la produzione sognata dal regista Howard McCain da quasi 20 anni riesce a portare un tocco di originalità che non guasta affatto e rende scorrevoli le due ore di durata della pellicola incentrata sulla bizzara unione tra il cinema epico-guerriero e la fantascienza. “Outlander” è una scommessa da 50 milioni di dollari, tanto è stimato il budget, che sembra già persa in partenza per colpa di una distribuzione suicida che ha inizialmente dirottato il film nel circuito direct-to-video.