Aggiornato il Aprile 2, 2009 da Il Guru dei Film
Esistono nel mondo persone dall’aspetto comune che nascondono poteri paranormali, nate in seguito a sperimentazioni militari per creare una nuova razza di combattenti, ora sono in fuga dalla Divisione, un’organizzazione segreta americana che li studia e contiene in speciali laboratori scientifici. Hong Kong è divenuta una zona franca ideale per nascondersi, ancora per poco, dato che lo spietato Henry Carver, il capo della Divisione, è giunto sul luogo in cerca della fuggitiva Kira in possesso di una preziosa valigetta.
Dalla saga degli eroi mutanti Marvel “X-Men” al serial-tv di successo “Heroes” con protagonisti uomini che scoprono di avere super-poteri, i raffronti spesi per descrivere “Push” si sprecano e vanno ricercati anche nel passato del cinema fantastico (“Scanners“, “Fenomeni paranormali incontrollabili“, “Fury“, ecc.) ma l’influenza principale dell’ultimo film di Paul McGuigan sembra essere quella di certe serie manga, contraddistinte da personaggi con poteri ESP (doti extrasensoriali come la chiaroveggenza, telepatia, precognizione) e di psicocinesi (spostare gli oggetti con la forza della mente).
Anche per questo non sembra casuale la scelta di ambientare la pellicola ad Hong Kong, uno scenario ideale per il live action di un manga orientale, in realtà il regista dichiara di avere scelto la luccicante metropoli cinese perché ispirato dal classico “Casablanca” (1942): la città che da il titolo al film di Michael Curtiz degli anni 30 e 40 era un luogo ideale in cui fare perdere le proprie tracce, proprio come la Hong Kong dei nostri giorni. I riferimenti al mondo dei fumetti non si esauriscono solo come cifra stilista visto che, per l’occasione del lancio del film, è stata addirittura stampata una mini serie a cura della WildStorm che descrive gli avvenimenti precedenti di “Push”.