Riflessi di paura (2008) di A. Aja

Aggiornato il Ottobre 8, 2008 da Il Guru dei Film

Film: Riflessi di pauraTit. originale: "Mirrors"

Paese: U.S.A./Romania

Il secondo film americano del talentoso regista transalpino Alexandre Aja è il remake di un horror sud coreano. Kiefer Sutherland interpreta il tormentato protagonista alle prese con una maledizione che ha origine dagli specchi di un edificio abbandonato.

New York, Ben Carson ([[Kiefer Sutherland]]) vuole ricominciare una vita e lasciarsi alle spalle il passato da poliziotto, segnato dalla morte incidentale di un collega. Piombato nella dipendenza dell’alcool e con una situazione familiare compromessa, l’uomo decide di accettare un lavoro come guardiano notturno presso un grande magazzino abbandonato a seguito di un devastante incendio. All’interno dell’edificio Ben scopre che gli specchi alle pareti nascondono una maledizione che agisce sulla realtà con esiti terrificanti: l’origine degli influssi maligni è da ricercare nel passato in cui si consumò una tragedia.

Il primo decennio del nuovo millennio ormai agli sgoccioli ha sancito per il cinema horror la nascita di nuovi talenti che portano il nome di [[Neil Marshall]] ("[[The Descent]]", "[[Doomsday]]"), [[James Wan]] ("[[Dead Silence]]", "[[Death Sentence]]"), [[Rob Zombie]] ("[[La casa del diavolo]]"), [[Greg McLean]] ("[[Wolf Creek]]") e, naturalmente, [[Alexandre Aja]] ("[[Alta Tensione]]") che dei giovani registi nominati è forse quello dotato di maggiore classe, anche se non del tutto espressa come era lecito attendersi.

Reduce dal successo commerciale del precedente remake "[[Le colline hanno gli occhi]]"(2006) il francese Aja si piega nuovamente agli standard hollywoodiani dirigendo un altro remake, questa volta di un raffinato horror coreano ("[[Into the mirror]]", 2003, di [[Sung-ho Kim]]) dal quale prende diversi spunti per elaborare una vicenda differente ma non troppo, basata sulle insidie nascoste nelle immagini riflesse degli specchi che portano alla pazzia le persone, sino a compiere atti di efferata violenza.

Per dare rilievo alla componente grafica sanguinaria della pellicola, a detta dello stesso Aja la più violenta da lui diretta sinora, ci pensa il prologo ambientato nei tunnel della metropolitana che vede uno spaventato malcapitato rifugiarsi in uno spogliatoio nel quale campeggia uno specchio enorme: gli schizzi di sangue imbrattano anche l’obiettivo della telecamera. La sequenza migliore sotto questo profilo spetta comunque a uno dei più impressionanti suicidi mai visti al cinema, tutto da "gustare" anche se una volta tanto è bene avvisare i più impressionabili che non si va molto per il sottile, ripreso dentro una vasca da bagno.

"Riflessi di paura" promette bene e Aja, come al solito, è tecnicamente preparato e abile nel scegliere le inquadrature migliori ma incappa quasi subito in incertezze di sceneggiatura, un aspetto che il regista, insieme al suo fraterno collaboratore [[Gregory Levasseur]] ( la coppia ha scritto e prodotto anche l’horror "[[-2 Livello di terrore]]", 2007), insiste a curare personalmente con esiti poco brillanti se non addirittura ingenui nello scoprire un retroscena tragico a base di violenze sui minori e suore di clausura. Inoltre, per la prima volta in un film di Aja, compare massiccia la computer grafica (il finale) con il conseguente risultato di mortificare le atmosfere gotiche del grande magazzino Mayflower, set ricavato in un edificio rimasto incompleto in Romania dopo la morte del dittatore Ceausescu.

[[Kiefer Sutherland]] ("[[Linea mortale]]", "[[Dark City]]") è il protagonista indiscusso di "[[Riflessi di paura]]", piuttosto convincente nel sofferto ruolo dell’ex-poliziotto di turno alle prese con sinistri eventi paranormali, un personaggio che vede svelato negli specchi l’inferno che si materializza sulla terra con virulenza sotto varie forme, anche quelle di un’indemoniata che sembra fare il verso alla [[Linda Blair]] de "[[L’esorcista]]"(1973) , con spider-walk compresa. L’attore è anche al centro del finale suggestivo ed angosciante che si dipana nelle vie di New York, in pratica una variante di quello visto nel film originale.  Tra le interpreti vi sono le sexy [[Amy Smart] ("Crank") e [[Paola Patton]] ("[[Deja Vu]]"), quest’ultima sempre con vestiti mozzafiato. Le musiche di [[Javier Navarrete]] ("[[Il labirinto del fauno]]") donano un ulteriore tocco europeo alla pellicola, prossima a certe opere spagnole ("[[Fragile]]", "[[The Nun]]").

Alexandre Aja non ha ancora mostrato tutte le sue enormi potenzialità, quelle per intederci che hanno permesso la realizzazione del magnifico "[[Alta Tensione]]" (2003), ha scelto la strada facile delle lusinghe americane ed è quindi naturale nutrire più di un dubbio anche sul suo imminente nuovo film, l’ennesimo remake: "[[Pirana 3D]]", ispirato al film di Joe Dante del 1978.

Rating: 6/10