Shaolin Prince (1983)

Aggiornato il Maggio 17, 2012 da Il Guru dei Film

Shaolin PrinceTi Lung protagonista nel film dell'action-director Tang Chia.

Il malvagio Iron Fingers per diventare il nuovo regnante deve impossessarsi del sigillo reale e uccidere gli eredi al trono. L'imperatore prima di morire riesce a istruire le guardie per salvare i suoi due figli che, per miracolo, scampano al massacro e condotti in due luoghi separati.

Passano circa 20 anni, i ragazzi sono cresciuti ma solo Tai Szu è consapevole di avere un fratello e cerca vendetta, Tao Hung invece ignora di essere il principe ereditario e vive sotto gli insegnamenti di tre monaci, svitati, grandi maestri di arti marziali.

Primi anni 80 ma non sembra per gli Shaw Brothers che proseguono con i soliti sistemi produttivi, fermi al decennio precedente, con poche varianti e timide innovazioni, non è però il caso di dolersi visto che "Shaolin Prince" è un film fantastico, pieno di combattimenti trascinanti e una storia divertente. Come si può non amare un film con Ti Lung diretto da Tang Chai? il primo, per i pochi che ancora ignorano, è (forse) il più grande artista marziale degli Shaw Brothers, l'idolo di pellicole come "La Mano Sinistra della Violenza" e "The Magic Blade", Tang Chai  invece è un nome poco ricordato ma si tratta di uno degli artefici del cinema di Hong Kong, il martial-art director di innumerevoli titoli secondo solo a Liu Chia Liang, qui in veste di regista, in carriera dirige tre film, "Shaolin Prince" è l'esordio, considerati autentiche perle dagli appassionati.

Shaolin Prince

"Shaolin Prince" inizia con un massacro che coinvolge anche dei bambini, le coreografie si imprimono in movimenti ricchi ed elaborati, sempre differenti e con nuove armi a disposizione, personaggi bizzarri, una varietà che non può essere colta con una sola visione. C'è dentro di tutto: monaci Shaolin, neonati, regnanti malvagi, armi micidiali, passaggi segreti, fanciulle da salvare, ninja mascherati e pure scene di esorcismo (!). A ben vedere sembra un compendio del cinema kung fu, compare anche l'addestramento dell'allievo per divenire un campione di arti marziali: una volta tanto è il solitamente composto Ti Lung a prestarsi nel ruolo del giovane virgulto forgiato dalle attenzione di tre maestri Shaolin, dei pazzi scatenati, pieni di humor come i loro insegnamenti. I tre monaci sono confinati nel tempio, non possono calpestare il terreno fuori dal perimetro per punizione, una limitazione che aggirano con delle incredibili acrobazie: spettacolare la prima uscita con i corpi degli avversari usati come trampolini.

Ti Lung, come al solito grandissimo, è impegnato in numerosi combattimenti di kung fu a mani nude, in seguito si arma con un bastone per una serie di scontri sempre più impegnativi e prolungati, traspare ancora una volta il grande carisma nel ruolo di Tao Hung e una propensione all'umorismo inusuale. Il wire-works comincia a influenzare le coreografie, Tang Chia però è ancorato alla vecchia scuola e lo utilizza con parsimonia, si riconoscono riferimenti all'horror-fantasy di pellicole come "Encounter of the Spooky Kind" e "Budda's Palm", e l'inserimento forzato di sequenze di esorcismo, l'occasione per vedere una bella ragazza posseduta, che hanno poco o nulla a che fare con la vicenda, talmente folli e divertenti che si perdonano volentieri. Al fianco di Ti Lung il veterano Derek Yee, i due si erano già incrociati nel classico "Jade Tiger" (1977), è il fratello spadaccino Tai Szu, dopo varie peripezie si uniscono in coppia per affrontare una serie di avversari sempre più temibili.

Tra i combattimenti più incredibili quello dei due fratelli contro una formazione di monaci Shaolin, uniti in una catena umana a incastro che si configura di continuo, il finale è un altro momento formidabile, i due eroi questa volta fronteggiano l'anziano Iron Fingers (Jason Pai Piao), munito di un maglio con dita d'acciaio, seduto su una portantina di legno che nasconde armi e risorse continue. Ritmo indiavolato e sequenze sempre giocate al limite dell'assurdo fanno di "Shaolin Prince" un piccolo classico, una riuscita che convince Tang Chia a riproporre la formula con il successivo, e altrettanto amato, "Shaolin Intruders" girato lo stesso anno.

Titolo Originale: "Shaolin Prince" (intern.)
Paese: Hong Kong
Rating: 8/10