Solomon Kane (2009)

Aggiornato il Luglio 22, 2010 da Il Guru dei Film

Film: Solomon Kane

Le avventure dello straordinario spadaccino Solomon Kane in un mondo dominato dalla negromanzia e le forze del male.

 

 1600, il temerario Solomon Kane ha smesso di essere un uomo spietato dopo l’incontro con un demone giunto per condurlo nel baratro della dannazione eterna. Da allora Kane vaga in cerca di un rifugio sicuro, senza armi e con propositi di pace, una nuova minaccia però ha colpito le terre natie dell’Inghilterra, è il regno di terrore portato dal negromante Malacchia riversato sulla gente comune ridotta in schiavitù e uccisa. Kane non vuole rompere il giuramento di fede ma alcuni tragici eventi lo convincono a impugnare di nuovo la spada.

In Inghilterra alcuni giovani registi provano a mettersi in discussione dopo avere raccolto buoni consensi di critica e pubblico, il caso del noto Neil Marshall ("The Descent") atteso alla prova dell’action-storico "Centurion", anche se a fare parlare in questi ultimi tempi è Michael J. Bassett passato da alcuni horror interessanti a basso budget, come "Deathwatch" e "Wilderness", all’ambiziosa produzione fantasy "Solomon Kane", una pellicola tratta dalle opere del celebre Robert E.Howard, lo scrittore morto suicida a 30 anni a cui si deve, tra gli altri, il personaggio di Conan il barbaro. Il film non segue una particolare opera originaria, risulta più come il primo capitolo di presentazione di un’ideale trilogia ipotizzata dallo stesso Bassett, convinto di potere tornare con maggiore aderenza all’immaginario di Robert E.Howard negli eventuali sequel.

"Solomon Kane" è una produzione europea finanziata con 40 milioni di dollari, pochi se paragonati ai colossi americani, per certi versi è una lotta impari ma la forza della pellicola è proprio quella di puntare su aspetti che il cinema di Hollywood sembra ormai perdere di vista da un pò di tempo a questa parte, primo fra tutti un forte senso di realismo che non deve suonare come un paradosso visto le tematiche fantasy. I cliché del genere non mancano di certo e nemmeno gli effetti speciali, curati tra l’altro dal rinomato specialista Patrick Tatoupolus ("Io sono Leggenda", "Silent Hill"), il loro utilizzo è ridotto a poche emblematiche circostanze e in funzione della storia, in particolare all’inizio del film e nel finale dove c’è una maggiore concessione allo spettacolo pirotecnico. La cura dei particolari e la bellezza formale inoltre ricordano gli eleganti "Il Patto dei Lupi" (2001) e "Silent Hill" (2006), non a caso visto che i produttori (Samul Hadida/Davis film) e il direttore della fotografia (Dan Laustesen) sono gli stessi.

Gli straordinari scenari naturali di foreste e rocciose scogliere sono un miracolo scenografico, il film è stato girato nella Repubblica Ceca e in Inghilterra con condizioni meteorologiche proibitive, tutti gli effetti climatici che si intravedono sono reali, il nevischio presente in deliziosi momenti è quasi poetico mentre la grossa quantità di fango che si vede in certe scene deve avere causato non pochi problemi, tutti elementi utili per ricostruire un’epoca oscura e violenta, dominata da malvagi incantesimi capaci di trasformare gli uomini in belve demoniache al servizio di un inquietante condottiero mascherato. Quest’ultimo una delle migliori intuizioni del film è un misterioso essere a metà strada tra Leatherface (il faccia di cuoio della saga "Non Aprite Quella Porta") e Homungus (il muscoloso villain di "Interceptor – il guerriero della strada"), un temibile guerriero che con il solo contatto fisico riesce a trasformare le persone in mostri-zombi.