Aggiornato il Maggio 14, 2009 da Il Guru dei Film
L’undicesimo film dedicato alla saga “Star Trek” torna alle origini del mito per raccontare gli antefatti della celebre serie originale creata nel 1966, lo scenario è sempre quello: spazio, ultima frontiera.
La Federazione dei pianeti uniti ha bisogno di nuovi cadetti per la flotta interstellare, il giovane James Tiberius Kirk, memore dell’eroico padre capitano di vascello, nonostante il carattere impulsivo decide di arruolarsi per intraprendere la carriera militare. Kirk dimostra subito grandi qualità ma anche comportamenti scorretti che contrariano il vulcaniano Spock, uno dei più dotati giovani della Federazione. All’improvviso giunge la minaccia della Narada, un’astronave dei ribelli Romulani coinvolta in passato nell’attacco in cui perse la vita il padre di James, diretta verso il pianeta Vulcano con intenti di distruzione. La nave USS Enterprise salpa verso il teatro di guerra con a capo il capitano Christopher Pike e Spock, anche Kirk riesce a intrufolarsi grazie all’intervento dell’amico medico Leonard McCoy.
Si dice che già alla fine degli anni 60 il produttore Gene Roddenberry, l’ideatore del mondo di “Star Trek”, avesse intenzione di realizzare delle avventure incentrate sugli anni giovanili dei personaggi principali, Kirk e Spock, ambientate nell’accademia della Federazione. Quarant’anni dopo è J.J. Abrams a materializzare il progetto, l’autore lanciato dai successi televisivi di “Alias” e “Lost”, è stato convinto da Steven Spielberg a prendere le redini di “Star Trek” e consigliato sulla realizzazione delle sequenze d’azione. Abrams si candida non a caso, dopo la riuscita della pellicola, ad essere uno degli eredi naturali dell’autore di “Lo Squalo”, senza dimenticare il nume tutelare di George Lucas che resta l’influenza principale del giovane regista.
La precedente prova sulla lunga distanza di Abrams, il mediocre “Mission Impossible 3” (2006), a onor del vero non preannunciava niente di buono, anche se gli incassi hanno sempre dato ragione a colui che tramuta in oro ogni cosa che tocca (produce il monster-movie a basso costo “Cloverfield”, un successo clamoroso) e non c’è da stupirsi se anche il budget di “Star Trek” che deve gestire è di quelli importanti, stimato intorno ai 150 milioni di dollari.
Il film è ovviamente basato sul serial “Star Trek” ed anche un omaggio continuo alla saga “Star Wars”, può sembrare una contraddizione in termini ma il mix funziona nella presentazione dei giovani e storici personaggi, studiati con caratteristiche fisiche credibili anche nelle movenze, e nella resa spettacolare degli effetti speciali curati, non a caso, dalla Industrial Light & Magic di George Lucas.
Il prologo bellico nel profondo dello spazio introduce la predominanza dell’azione, astronavi da combattimento si fronteggiano in scontri stellari rovinosi e luccicanti di esplosioni e detriti, alcune caratteristiche inconfondibili di “Star Trek” vengono servite prontamente: un’astronave della federazione, con la tipica forma allungata con un anello centrale, è sotto l’attacco nemico. Il capitano terrestre nella sua postazione di comando in plancia riceve il messaggio su schermo dal capo dei romuliani. Non possono mancare le sequenze con le partenze delle astronavi a velocità curvatura e, ovviamente, il leggendario “tele-trasporto” dei corpi che viene utilizzato diverse volte con esiti, a seconda dei casi, drammatici e ironici.
Uno dei tratti distintivi del nuovo corso di “Star trek” è proprio la vena humor che attraversa la pellicola, Chris Pine (“Smokin Aces”) che incarna il ventenne Kirk dice di avere tratto ispirazione dal Tom Cruise di “Top Gun” e, soprattutto, dal personaggio Han Solo di Harrison Ford in “Guerre Stellari”, i momenti più divertenti e leggeri sono però concentrati nella figura di Scotty, il capo-ingegnere interpretato dall’esilarante Simon Pegg (“Hot Fuzz”). Il mitico Spock in versione giovane vede la convincente prova dell’attore Zachary Quinto, nel corso della vicenda grazie a dei paradossi spazio-temporali appare anche il vecchio Spock, l’interprete storico Leonard Nimoy che si concede ben oltre di una semplice comparsata. Era previsto anche un cammeo di William Shatner, il capitano Kirk della serie originale, ma non sono stati raggiunti gli accordi finali.
“Star Trek” è molto divertente ma in fondo poco innovativo, non c’è una sequenza che non si é già vista in altre pellicole precedenti, anche l’arrivo di Kirk sul pianeta ghiacciato assomiglia ad un episodio simile con protagonista Luke Skywalker in “L’impero colpisce ancora” (1981), in questa occasione comunque compare un mostro terrificante molto simile a quello visto in “Cloverfield“. Si può dire lo stesso della storia, non appassionante sino in fondo e risaputa, inoltre i nemici della Federazioni, i Romuliani, appaiono mono-dimensionali seppur ben ritratti dal Capitano Nero, un irriconoscibile (per il make up alieno) Eric Bana. Tutti piccoli pegni da pagare per un successo ancora in corso.
Nel cast da segnalare anche Karl Urban (“Pathfinder”) nel ruolo del dottor McCoy e una “invecchiata” Winona Ryder (“Bram Stoker’s Dracula”) che impersona la madre terrestre del giovane Spock. Bella e terribilmente sexy l’attrice di colore Zoe Saldana (“The Terminal”) nei panni dell’ufficale addetto alle comunicazioni Uhura. Ottimi gli incassi al punto che sono già trapelate voci di un possibile sequel. “Star Trek” è un film scagliato in un mondo fantasmagorico di viaggi nel tempo e luoghi sperduti nello spazio inghiottiti da buchi neri, un’avventura di fantascienza pura da apprezzare, possibilmente, sul grande schermo.
Tit.originale: “Star Trek”
Paese: USA/Germania
Voto: 7/10