Stepping – La danza è una sfida tra fratelli

Aggiornato il Luglio 6, 2007 da Il Guru dei Film

film: Stepping - Dalla strada al palcoscenicoDiretto dal veterano del video clip Sylvain White, il film è un musical spettacolare dedicato a un ballo afro-americano che ha a che fare con la break dance ma è basato su un accompagnamento percussivo e il battito delle mani e dei piedi.

Stepping prende il titolo da una danza (molto) afro-americana parente stretta della break dance che però, al posto del solito rap, utillizza una scansione tribal-funk percussiva e il battito delle mani e dei piedi. Una cosa molto black e spettacolare che, come tutte le arti di strada della tradizione nera, ha a che fare con la sfida e il combattimento. Proprio per sfuggire alle guerre tra gang il protagonista, DJ lascia Los Angeles dopo che una festa di danza in strada è finita in tragedia.
Saggiamente approda in un’università di Atlanta dove il massimo rischio che si corre è perdere una sfida di stepping. La cosa è più seria di quanto possa sembrare perchè di mezzo ci sono due team divisi da una rivalità tipo le gang di strada. E in questo tipo di comunità se non sai ballare non conti nulla. Ma se ne fai parte puoi contare per tutta la vita sulla fratellanza assoluta con i tuoi ‘fratelli’.
Stepping è sostanzialmente un musical girato con uno stile da video clip (d’altra parte Sylvain White, il regista è un veterano del clip) costruito attorno a una trama ridotta all’osso che serve a legare le scene di danza. Che sono spettacolari e piene di un’energia che nessuna persona legata da obblighi di ufficio può sognarsi di avere. In un mondo dove i bianchi al massimo siedono nei ristoranti di lusso, uomini e donne bellissime compiono evoluzioni mozzafiato con la rabbia di chi fa della danza una ragione di vita. Il messaggio che è  meglio sfidarsi usando la danza e non i mitra o le pistole automatiche non sarà profondissimo ma in un mondo come questo serve come il pane. In fondo anche il rap era nato così, come una sfida in strada a colpi di rime improvvisate. Poi purtroppo, quando l’hip hop è diventato un business colossale, alle rime si sono sostituiti i proiettili.
Paolo Biamonte