The Covenant (2006) di R. Harlyn

Aggiornato il Novembre 8, 2007 da Il Guru dei Film

covenantTit. originale: The Covenant
Paese: U.S.A.

Renny Harlyn è uno degli “shooter” più prolifici di Hollywood, questa sua ultima fatica è l’ennesima incursione nel genere horror, ma il risultato è tutt’altro che soddisfacente.

New England, tra gli studenti di un college prestigioso figurano quattro rampolli, discendenti delle prime famiglie della colonia di Ipswich, in possesso di poteri magici ereditati dagli antenati. Il loro è un segreto prezioso che deve rimanere tale, ma non solo, i ragazzi devono riuscire a controllare il Potere, senza brame egoistiche e di ricchezza, al fine di “ascendere” per elevarsi a un livello superiore.

In passato i film di Renny Harlin strappavano per lo meno un sorriso( l’incredibilmente buffo “Nella mente del serial killer”) o inducevano, addirittura, a una velata ammirazione (il pirotecnico “Blu profondo”), oppure si scuoteva la testa ma in un modo o nell’altro si inghiottiva il rospo (“L’esorcista: la genesi”), con “The Covenant” invece il cinema del regista di origini finlandesi si azzera, uno scivolone imbarazzante che ridimensiona, ulteriormente, una filmografia che mostra(va) un certo eclettismo (“Nightmare 4”, “Die Hard 2”, “Spy”, ecc.).

La vicenda dei ragazzetti con i super-poteri già di per sè non regge, anche se lo spunto che trae origine nel passato oscuro del New England non è male (H.P. Lovecraft perdonali perché non sanno quello che fanno), peccato che il tutto si riduca nel peggior teen-movie possibile, con metafora incorporata compresa del passaggio alla maggior età (a 18 anni i ragazzi “ascendono”, secondo la loro condotta, a una maturità che conferisce maggiori poteri).

Anche sotto il profilo spettacolare il film delude su tutta la linea, e l’uso della CGI non aiuta molto, anzi assume vette di ridicolaggine sublime il finale scandito da colpi di “potere” che fanno rotolare i protagonisti da una parte all’altra (!!!).

Scena iniziale che fa il verso a “Lost boys” di Joel Schumacher, con i quattro giovani-stregoni che si gettano da un dirupo nelle spire di una densa nebbia, chissà se voluta o meno dallo sceneggiatore J.S. Cardone regista anche del mediocre “Desert vampires”) che, in carriera, non ha mai posto la firma su opere di un certo valore.

Da dimenticare i protagonisti, anonimi e pressoché identici, che mostrano i loro giovani corpi flessuosi e sudaticci tanto da fare pensare a un film di Decotau( e non è un complimento).

Super-inflazionata la colonna sonora a base del solito techno-metal che, all’alba del 2007, annoia ma suona come la giusta marcia funebre del film, che vuole (?) essere una sorta di Harry Potter (citato, non a caso, durante la pellicola ) versione horror e adulta, senza minimamente riuscirci.

Curiosità: “The Covenant” è anche il titolo di un vecchio disco della death-band Morbid Angel. Da evitare assolutamente.

Rating: 3/10