Aggiornato il Aprile 9, 2009 da Il Guru dei Film
Richard Dees (Miguel Ferrer) è il migliore reporter della rivista scandalistica “Inside View”, un tipo spregiudicato che non guarda in faccia a nessun pur di finire in prima pagina. L’ultimo caso su cui indaga tratta di un misterioso aviatore notturno che, atterrando con un piccolo velivolo in aeroporti secondari, uccide ignare vittime prosciugandoli del sangue come un vampiro. Sfruttando il brevetto da pilota lo scaltro Dees inizia a seguire le orme del misterioso assassino, il direttore della rivista intanto spedisce un’altra giornalista, la giovane Katherine (Julie Entwisle), alla ricerca del “Volatore notturno” per avere ulteriori informazioni su una vicenda che sta suscitando un enorme interesse.
Poco visto e ricordato “The Night Flier” è uno dei migliori esponenti di quello che è ormai un vero e proprio filone (tra film, serial ed episodi tv sono oltre 100 titoli) all’interno del genere horror: le opere ispirate alle fantasie del celebre scrittore Stephen King. Bisogna aggiungere inoltre che, nell’asfittico panorama del cinema horror anni 90, il film del debuttante Mark Pavia risulta tra i pochi lavori meritevoli di essere celebrati insieme “Il seme della follia” (1994), “L’ultima profezia” (1995), “Ringu” (1998) ecc.
“The Night Flier” è originale nell’approccio, intrigante quanto la notevole colonna sonora suonata su una partitura di piano e dannatamente oscuro come sanno essere gli horror più riusciti, non un capolavoro forse ma quasi. Il protagonista Dees, interpretato da uno sfolgorante Miguel Ferrer, è un “eroe” veramente atipico, disgustoso nel suo cinismo freddo e calcolatore riconducibile ad una vera e propria attrazione verso il male. Dees lavora per “Inside View”, la rivista specializzata in cronache di omicidi di massa, stupri, esorcismi, sette sataniche e altri svariati argomenti sempre sullo stesso tenore morboso e avvilente. La morte e la sofferenza, in poche parole, sono il pane quotidiano di Dees e per documentarle non esita a infilarsi in obitori e cimiteri, sempre pronto allo scatto di macchina fotografica più shockante possibile (la bella sequenza dell’incidente stradale: “oggi è il mio giorno fortunato” dice Dees).
Miguel Ferrer non è nuovo nell’interpretazione di personaggi antipatici, si pensi ai ruoli in “Robocop” (1987) o “La creatura degli abissi” (1989), in “The Night Flier” però si supera nel ritratto di Richard Dees, un uomo alla ricerca della parte più oscura della sua anima. In fondo il film di Mark Pavia è questo: il precipitare verso il baratro del male e la dannazione e non tanto la cattura di un assassino o vampiro che dir si voglia. Il tema del vampirismo viene in(tro)dotto su diversi livelli, quello più immediato nella figura dell’aviatore notturno (che tra le altre cose si fa chiamare Renfield, come uno dei personaggi di Stoker) avvolta da un mantello nero degno di Dracula e dalle ferite alla giugulare inferte alle sue vittime, in secondo luogo compare un’influsso maligno che trascina verso la corruzione e il degrado morale non solo Dees ma anche la giovane e pura Katrhyn, come in una sorta di passaggio del testimone.