Tutti i colori del buio (1972)

Aggiornato il Aprile 2, 2009 da Il Guru dei Film

“Tutti i colori del buio” è ambientato in Inghilterra a Londra ed è tratto da una storia di Santiago Moncada adattata per lo schermo dallo sceneggiatore Ernesto Gastaldi, il film mantiene i colori caldi ed intensi dei migliori horror italiani e gioca con l’ossessione della protagonista che si sente minacciata continuamente dalla presenza di uomo dallo sguardo penetrante, il glaciale Ivan Rassimov (“Spasmo“, “Quelli della calibro 38“), che la insegue nelle strade della città con intenti omicidi. Davvero molto belle le scenografie ricavate in vecchie case londinesi e in un castello isolato, spettacolare nella sua cupezza dove avvengono le messe nere a cui Jane viene introdotta dalla bionda Mary (Marina Malfatti).

Film: Tutti i colori del Buio

I riti satanici della pellicola hanno un fascino perverso nella loro rappresentazione orgiastica, niente comunque di particolarmente scabroso, con al centro una setta riunita sotto i comandamenti di un santone (Julian Ugarte) dalle unghie uncinate: ancora oggi suscita impressione la scena forte del sacrificio di un povero cagnetto (resta il dubbio che sia tutto vero) da cui viene spillato del sangue purificatore. L’inquietudine viene accentuata grazie anche dall’eccellente colonna sonora curata da Bruno Nicolai che utilizza il sitar, uno strumento che all’epoca doveva suonare straniante ed esotico.

Un pregevole film sul satanismo di una certa forza visionaria, anche se l’argomento resta in superficie e trattato solo per sommi capi e per gli aspetti più eclatanti, pieno di belle donne semi-nude(non dimentichiamo Susan Scott e la Malfatti) che incespica solo in alcune situazioni ripetitive e un finale sbrigativo intorno ad un complotto poco coerente con il resto della vicenda. Per gli amanti del genere “thriller all’italiana” è imperdibile.

Paese: Italia/Spagna
Rating: 7/10