Watchmen (2009)

Aggiornato il Marzo 12, 2009 da Il Guru dei Film


Film: WatchmenUn’impresa da fare tremare i polsi quella in cui si è imbarcato il regista di “300” Zack Snyder: adattare su pellicola “Watchmen”, la graphic novel più celebrata degli ultimi 20 anni.

1985, il mondo è sull’orlo di una guerra nucleare a causa dell’aggravarsi dei rapporti tra il blocco sovietico e gli USA, questi ultimi potrebbero comunque prevalere in caso di conflitto grazie ai poteri del Dr.Manatthan, un essere capace di controllare e plasmare la materia a piacimento.

Il prodigioso superuomo fa parte di un gruppo di “vigilanti”, messi fuori legge da qualche anno, che ha combattuto per decenni il crimine e servito il paese con successo. Quando uno dei membri del gruppo, il “comico”, viene ucciso misteriosamente il suo ex-compagno Rorschach inizia un’indagine personale coinvolgendo anche un altro collega in disarmo, il Gufo Notturno, che li porta a scoprire un’oscura trama tesa ad eliminare i super eroi a partire dal Dr. Manatthan.

Creata dal genio di Alan Moore e disegnata da Dave Gibbons nel 1986 “Watchmen” rappresenta una pietra miliare nel campo dei fumetti, l’unica graphic novel ad avere vinto il Premio Hugo (l'”oscar” della fantascienza) e ad essere segnalata dalla rivista “Time” tra i 100 migliori romanzi in lingua inglese dell’ultimo secolo. Un concentrato impressionante di fantascienza, satira politica, superominismo, analisi sociale-economica che destruttura il fumetto stesso reinventandolo in una serie di rimandi talmente complessi e dettagliati che sono quasi impossibili da cogliere ad una prima lettura.

Zack Snyder subentra alla regia dell’attesissima trasposizione live-action ai prescelti Terry Gilliam (“Brazil”) e Paul Greengrass (“The Bourne Ultimatum”), scartati dopo travagli finanziari-produttivi. Il 1985 di “Watchmen” è una dimensione parallela in cui il presidente Nixon, scampato al Watergate, è al suo quinto mandato, gli USA hanno vinto la guerra del Vietnam e si contendono il ruolo di superpotenza nucleare con i sovietici. Uno dei momenti migliori è l’inizio della pellicola che si dipana sulle note di Bob Dylan, un mirabile riassunto di circa mezzo secolo di storia americana con l’avvento dei primi supereroi (i “Minutement”) rimpiazzati dalla seconda generazione di eroi mascherati. In questo frangente Snyder modella il materiale originale con intelligenza e sicurezza, in seguito il tocco d’autore viene in parte a mancare adagiandosi in una riproposizione, di altissimo livello sia chiaro, degli eventi principali presenti nel fumetto ad esclusione del finale che viene con un azzardo modificato.

Per coloro che non hanno letto la grafic novel, “Watchmen”, può atterrire ed affascinare per la vastità delle tematiche e i continui cambi spazio-temporali (l’uso del flash-back è incessante), quasi un omaggio alla tecnica del cut/up di William Burroghs, uno dei maestri riconosciuti di Alan Moore, resta sempre e comunque un film di e con supereroi, anche se nel caso specifico si tratta di persone per lo più sgradevoli, segnate da traumi e con problemi comuni che li inquadrano in una dimensione lontana dall’archetipo del supereroe idealizzato.

L’unico del gruppo ad avere dei super-poteri è il dottor Manatthan, uno scienziato vittima di un incidente atomico, una creatura quasi aliena composta di luce blu capace di teleportarsi in ogni luogo e maneggiare a piacimento gli elementi della natura, uno stato che lo porta a distaccarsi progressivamente dall’umanità e dagli affetti più cari, il più violento e cinico è comunque Edward Blake, detto “Il comico”, una sorta di mercenario senza scrupoli utilizzato dal governo USA per i lavori “sporchi”. Ozymandias è il volto intellettuale dei vigilanti, l’uomo considerato “più intelligente al mondo”, al punto d’avere costruito un impero finanziario appena smesso i panni del supereroe. Il Gufo Notturno resta defilato, grande appassionato di ornitologia, ha preso il posto del primo Gufo Notturno che tanto ammirava, il suo costume riproduce un gufo come la sua fedele astronave chiamata affettuosamente “Archie”. Seconda Spettro di Seta è figlia d’arte, sua madre la prima Spettro militava nei Minutement, una ragazza mozzafiato che fa perdere la testa al Dr.Manatthan prima e al Secondo Gufo Notturno dopo. Gli interpreti sono poco noti al grande pubblico ma visto il pronto riscontro degli incassi del primo weekend c’è da scommettere che l’arrivo della notorietà è ormai cosa fatta.

Il personaggio che lascia il segno resta Rorschach, il maledetto della congrega, contrario al decreto governativo che lo ha messo al bando continua la sua ricerca di giustizia con metodi brutali nascosto sotto una maschera e cappellaccio, un look praticamente identico al killer di “Sei donne per l’assassino” (1964) di Mario Bava, a volto scoperto si può apprezzare il lampo di follia dell’attore Jackie Earle Haley che può ricordare il Johnny Rotten giovanile dei Sex Pistols.

L’azione è servita con parsimonia, le situazioni più movimentate riguardano quelle ambientate in carcere dove Rorschach viene rinchiuso, qui Snyder compie un auto-citazione da “300” nel combattimento nei corridoi che rimandano agli scontri brutali tra gli spartani e persiani, la violenza supera gli standard abituali del “cinecomix” con dettagli splatter e ossa spezzate, anche il tasso d’erotismo è elevato e ha quasi sempre come protagonista la prorompente bellezza nordica di Malin Akerman, l’attrice svedese che interpreta la sexy Seconda Spettro di Seta.

“Watchmen” ha una durata che supera abbondantemente le due ore e mezza, qualche cedimento è inevitabile, ma lo spettacolo scorre bene e può capitare di vedere veramente di tutto, tra i vari scenari: la guerra del Vietnam(Dr. Manatthan all’attacco con in sottofondo la cavalcata delle Valchirie), un laboratorio atomico degli anni 50, una base ipertecnologica in antartide (il covo di Ozymandias), un carcere di massima sicurezza e addirittura il pianeta Marte. Da segnalare che la director’s cut conta di circa 30 minuti aggiuntivi, tagliati per evidenti motivi di lunghezza.

La pellicola ha un budget faraonico di circa 150 milioni di dollari, le scenografie sono curate con cura maniacale nell’intento riuscito di rievocare le tavole del fumetto, i costumi dei supereroi sono eccellenti(memorabile la maschera “animata” di Rorschach) e gli effetti speciali sono funzionali all’economia della storia e dispiegati soprattutto per realizzare le trasformazioni e le meraviglie del Dr. Manatthan. Snyder riesce ad accontentare un pò tutti, non era facile, con qualche inevitabile compromesso e una dimostrazione di tecnica di ripresa spettacolare che sembra contraddistinguere il suo cinema sin dai tempi del remake “L’alba dei morti viventi” (2004). Stride un pò il rifiuto di Alan Moore di apporre la firma nei titoli di credito, una presa di posizione critica che l’autore aveva attuato anche per l’altro film tratto da una sua opera: “V per vendetta”.

Titolo Originale: “Watchmen”
Paese: U.S.A.
Rating: 8/10