Whiplash

Aggiornato il Febbraio 11, 2015 da Il Guru dei Film

Arriva in Italia il film dell’esordiente Damien Chazelle che, dopo aver vinto l’anno scorso il Sundance, quest’anno è candidato all’Oscar per il miglior film …

Miles Teller e uno straordinario J.K.Simmons mettono in scena il rapporto tra un ragazzo che sogna di diventare un grande batterista di jazz e il suo insegnante carnefice.

Whiplash è già di per se una storia fuori dal comune. Qualche anno fa Damien Chazelle aveva girato un cortometraggio che gli ha procurato i finanziamenti per farne un film che ha trionfato al Sundance dell’anno scorso, scatenando attorno a se un tale entusiasmo da suscitare l’interesse delle Major che non solo gli hanno dato una distribuzione nazionale ma hanno sostenuto la sua candidatura all’Oscar per il miglior film.

C’è poco da dire: formidable mr Chazelle!

E la cosa ancora più straordinaria è che si tratta di un film indie in tutto e per tutto. Con una storia e una struttura che sono esattamente agli antipodi dei blockbuster: i personaggi sono essenzialmente due: Andrew, un ragazzo di 19 anni che sogna di diventare il miglior batterista jazz della sua generazione che corona il suo desiderio più grande: entrare nella big band della più prestigiosa scuola di musica degli Stati Uniti.
L’altro è il professor Fletcher, un insegnante ai limiti del sadico (una sorta di Sergente Hartman in cattedra) che di fatto tortura l’allievo, spezzandogli l’anima, umiliandolo, costringendolo a forzare i limiti oltre ogni ragionevolezza.

E’ un gioco al massacro, uno straordinario percorso attraverso il significato più profondo delle passioni che scava fino a mettere a nudo cosa si è veramente disposti a fare e a concedere pur di arrivare al proprio obiettivo.

Per gli appassionati di musica per big band e, più in generale di jazz, c’è un godimento in più. Whiplash ad esempio è un titolo mutuato da un celebre brano orchestrale di Hank Levy, (che naturalmente si ascolta più volte nel film) compositore, arrangiatore e celebre insegnante famoso per l’uso di tempi dispari che ha lavorato con Stan Kenton e Don Ellis.
Andrew è interpretato con assoluta verità e consapevolezza (sa suonare la batteria) da Miles Teller mentre il terrificante professor Fletcher è un immenso J.K. Simmons, non per niente considerato il favorito numero uno all’Oscar per l’attore non protagonista. Ma c’è da giurare sul fatto che, anche se non arriverà la statuetta, il suo professor Flecther resterà nella memoria.

Paolo Biamonte

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