X-men le origini: Wolverine (2009)

Aggiornato il Maggio 7, 2009 da Il Guru dei Film

Film: X-men le origini: Wolverine (2009)Un’avventura che parte dalla metà del 1800 per scoprire le origini del X-man più celebre della Marvel: l’animalesco Wolverine, l’eroe con gli artigli di adamantio.


Canada, 1845. Il piccolo James insieme al fratellastro Victor, entrambi con poteri mutanti, stringono un’alleanza; divenuti adulti affrontano con l’esercito americano un secolo di guerre che attraversano indenni grazie al miracoloso gene “X” di guarigione. Durante la guerra del Vietnam vengono imprigionati per insubordinazione e obbligati a fare parte di una squadra speciale di mutanti guidati dal maggiore Stryker. In una controversa operazione in Africa James (Hugh Jackman), detto Logan, abbandona il gruppo per l’ennesima dimostrazione di violenza del fratello Victor, sempre pronto ad abusare con esiti catastrofici dei super poteri. Logan si trasferisce in Canada per condurre una vita tranquilla da boscaiolo insieme alla compagna Keyla, il violento passato però si materializza con l’arrivo del maggiore Stryker che ha una brutta notizia da comunicare: qualcuno sta eliminando i membri della vecchia squadra di mutanti.

Artigli retrattili, sangue, sofferenza e brutalità animalesca rappresentano il compendio delle principali caratteristiche di Wolverine, probabilmente il mutante più celebre e amato degli “X-men” apparso per la prima volta in un fumetto Marvel nel 1974. L’attore Hugh Jackman a partire dal film “X-men” (2000), il primo adattamento di una saga di successo, impersona lo scorbutico Logan con risultati sorprendenti pur discostandosi di molto dal modello originale privo dell’aura sexy ed elegante dell’interprete australiano di “Van Helsing” (2004) e “Australia” (2008).

X-men le origini: Wolverine” è un film importante nonostante sia uno “spin-off” della serie iniziata da Bryan Singer, giunta al terzo capitolo (“X-men 3: conflitto finale“), che punta i riflettori su un personaggio strepitoso dalle potenzialità infinite e, allo stesso tempo, ricompone il passato dei mutanti ancora tutto da scoprire. L’opera diretta da Gavin Hood (premio Oscar per “Il suo nome è Tsotsi“) è infatti un prequel in piena regola che svela numerosi retroscena e introduce, seppur fugacemente, alcuni membri dei futuri X-men della scuola presieduta dal professor Xavier, visibile in un cammeo verso il finale con il volto “ringiovanito” e manipolato digitalmente di Patrick Stewart. I titoli di testa epici ed esplosivi sembrano una risposta a quelli visti in “Watchmen“, anche in questo caso scorrono in pochi minuti alcuni avvenimenti che hanno caratterizzato la storia(militare) americana degli ultimi 100 anni.