Aggiornato il Aprile 1, 2015 da Il Guru dei Film
Un’inquietante invasione aliena colpisce una famiglia inglese. Il piccolo Tony ricorda di avere visto il padre Sam l’ultima volta tre anni prima, nel giardino della casa di campagna, avvolto nel buio squarciato da un improvviso bagliore …
Ora Sam è riapparso per la gioia di Tony e la sorpresa della moglie Rachel che nel frattempo si è portata in casa un altro uomo. Sam dice di non ricordare nulla degli ultimi anni, strani e inquietanti avvenimenti intanto si susseguono e sembrano legati alla sua comparsa….
Brutto, sporco e cattivo come si conviene a un fanta-horror primi anni 80, siamo dalle parti di “Basket Case” e “The Deadly Spawn”, con la variante che “X-tro” (titolo geniale!) è un film britannico sino al midollo. Gli ingredienti sono (meglio dire erano): pochi soldi, una buona dose di cattiveria ed effetti speciali poveri ma pazzeschi, anzi diciamolo pure, indimenticabili e rigorosamente fatti con protesi meccaniche e in lattice. Come è ovvio pensare sono gli alieni a beneficiare di tali effetti, riproposti in forme ripugnanti, difficili anche da descrivere. Fantascienza dura e pura che può ricordare l’influenza di opere fondamentali come la serie (inglese) primi anni 70 UFO, incentrata su un’implacabile invasione aliena, e i film di Cronenberg in quel periodo al culmine di covate malefiche e mostruose.
Xtro ha un grande inizio con rapimenti alieni nelle campagne inglesi, bella la scena del giardino che collassa nel buio più totale, e poco dopo, spostata alcuni anni in avanti, arrivano una serie di aggressioni portate da un alieno quadrupede(?) disgustoso, tra le quali uno stupro ai danni di una biondina sola ,a parte un cagnetto, in una casa isolata, qui si intuisce un rapporto sessuale per mezzo di un tentacolo (?) ma la poveretta deve subire anche una seguente e precoce gravidanza che sfocia in un parto che la sventra: dalle sue viscere ricompare lo scomparso Sam, in realtà un alieno con le sue sembianze. Da qui in poi Xtro subisce il rallentamento tipico di questo tipo di film, l’ambientazione si restringe, in questo caso in un appartamento di città (Londra), entrano in scena nuovi personaggi.
La regia di Harry Bromley Davenport, qui nel suo “capolavoro”, regge nella descrizione famigliare del piccolo Tony (Simon Nash, visto in seguito anche in Brazil di Gilliam) che ritrova il padre con sollievo per poi provare terrore quando lo sorprende a ingurgitare le uova del serpentello domestico, una situazione che anticipa gli alieni di Visitors (1984). Abbastanza divertente lo stallo del menage a trois dovuto al ritorno di Sam, visto che ora la moglie si ritrova due uomini in casa, la donna è interpretata da Bernice Stegers che molti la ricordano per essere la protagonista femminile del film d’esordio “Macabro” di Lamberto Bava. A pepare il tutto la presenza della coinquilina francese con le fattezze sexy di Maryam d’Abo, in alcune scene è nuda a letto con il fidanzato, notevole al punto da divenire una Bond-girl in “007 Zona Pericolo” (1987).
Alcune trovate sono apprezzabili e insolite, riguardano i poteri degli alieni che possono animare e ingrandire oggetti a piacimento, a tal proposito la bella scena del pupazzo soldato lievitato a grandezza umana e impiegato come glaciale killer. Nel mezzo ci sono anche clown-nani, bagni usati come nidi-ragnatela alieni e un finale che riporta alle atmosfere cupe e violente del prologo. Gli alieni di Xtro sono inquietanti per la loro essenza insondabile, nessuno conosce i loro intenti, di tangibile restano trasformazioni innominabili e una lunga scia di morte. Davenport ha tentato, senza riuscirci, di replicare il “successo” con i seguiti “Il ritorno dell’alieno” (Xtro 2, 1990) e “Xtro 3 Watch the Skies” (1995).
Tit. originale: Xtro
Paese: Inghilterra
Rating: 7/10