300 – L’alba di un impero (2014)

Aggiornato il Giugno 30, 2014 da Il Guru dei Film

Il secondo capitolo della saga guerriera 300.
I persiani sono decisi a conquistare la Grecia dopo il fallito tentativo di alcuni anni prima che ha causato la morte del Re Dario per mano del valoroso Temistocle, a guidarli è il figlio del regnante ucciso Serse, imbevuto di vendetta e trasformato in semidio a seguito di un antico rituale nel deserto. Serse fa affidamento alla sua inseparabile ombra, la regina Artemisia, una formidabile donna guerriera con un conto in sospeso con i greci. La situazione per il generale Temistocle di Atene appare disperata, per questo tenta un’alleanza con gli spartani che però sono già partiti al fronte, alle termopili, per affrontare l’avanzata delle preponderanti orde nemiche .

 

Sulla carta un sequel del primo 300 appare come una forzatura ma gli spunti non sono mancati e creato i presupposti per un’opera più che dignitosa, l’idea principale di costruire un film a più incastri (temporali) con il precedente 300 di Snyder è riuscita con semplicità e arricchisce la storia di eventi e personaggi. Il film è allo stesso tempo un prequel ma per gran parte si svolge in parallelo alla cruenta battaglia in corso di Leonida e i suoi 300, per poi divenire un vero sequel con fatti successivi al sacrificio eroico degli spartani, sempre tenendo ben presente lo spettacolo dei combattimenti e una violenza grafica molto ostentata. Bisogna comunque ammettere che 300 – L’Alba di un Impero” sarebbe ben poca cosa senza il vero fulcro su cui poggia: Eva Green nel ruolo della nuova entrata Artemisia, la spietata regina persiana.

L’attrice francese domina con il suo personaggio e piega con carisma sensuale ogni aspetto, dai comprimari che la attorniano, sino allo spettatore (il film è chiaramente rivolto a un pubblico prettamente maschile), tutti vengono stravolti dalla sua forza e bellezza, il temibile Serse è una sorta di fantoccio guidato dai voleri di Artemisia, lo stesso antagonista Temistocle ne subisce volente o meno il fascino travolgente, a tal proposito giunge un piccante incontro ad alta gradazione erotica in cui la Green mostra le sue prorompenti nudità, francamente non si può chiedere di più. Eva Green ammalia e seduce ma anche uccide con freddezza e semina acido sarcasmo verso i suoi sottoposti in più di un’occasione, insomma un personaggio cattivo a tutto tondo che nasconde un passato violento, mostrato in rivelatori flash-back. Anche il personaggio di Serse (Rodrigo Santoro), conosciuto nel precedente capitolo, subisce dei chiarimenti sulla sua natura, un suggestivo preambolo che affonda nei misteri dei deserti dell’antica Persia, tra magia e rituali, forse troppo breve ma sufficiente per ammantare di fantasy dark questo secondo capitolo.

Alla regia compare Noam Murro, il regista che tutte le major vorrebbero avere all’occorrenza, abbastanza anonimo ma ben preparato tecnicamente, proveniente dalla pubblicità (come ormai il 70% dei colleghi) e conscio di quello che vuole il grosso pubblico. Il regista fa capire (anche troppo) di avere bene appreso la lezione di Snyder, quindi con grande abuso di effetti ralenti che, va bene essere una sorta di firma della serie, dilatano ogni combattimento con esiti a volte fastidiosi, per fare una battuta: senza ralenti il film a velocità “normale” sarebbe durato 10 minuti in meno (!). L’azione è comunque buona e diffusa, resa al sangue da numerosi effetti digital-splatter che fanno esplodere arti e teste come birilli accompagnati da vistosi schizzi di liquido. Altro richiamo al film precedente, oltre all’inevitabile atmosfera plumbea dei fondali green-screen, sono i fisici palestrati dei protagonisti, cosa che si poteva attenuare dato anche il continuo riferimento al fatto che i soldati di Temistocle non sono dei “professionisti” (come gli spartani) ma dei contadini, a quanto si vede messi molto meglio degli esibizionisti culturisti di Venice Beach.

Sullivan Stapleton (Animal Kingdom) nel ruolo di Temistocle ha l’ingrato compito di non fare rimpiangere il Leonida di Butler (si intravede in alcune immagini d’archivio), l’attore australiano se la cava anche grazie alle numerose violente peripezie in cui è coinvolto e per l’acume tattico sul campo, per variare lo spettacolo 300 – L’Alba di un Impero si svolge per lunghe sequenze in mezzo ai mari, con grandi scontri e arrembaggi tra navi piuttosto divertenti ed elaborati, merito degli effetti speciali che danno il meglio nel ricreare le increspature minacciose delle acque impetuose. Dal capitolo precedente torna anche la regina Gorgo di Lena Headey. La saga di 300 ha del potenziale per un terzo capitolo, i buoni incassi di 300 – L’Alba di un Impero attestati oltre i 300 milioni di $ portano in quella direzione.

 

 

Tit.originale: 300 Rise af an Empire
Paese: USA
Rating:7/10