A Venezia un dicembre rosso shocking (1973) di N. Roeg

Aggiornato il Dicembre 6, 2007 da Il Guru dei Film

venezia Tit. originale: Don’t look now
Paese: U.K./Italia

Uno dei film più inquietanti degli anni ’70, ambientato in una desolata e poco turistica Venezia.

John ([[Donald Sutherland]]) è un inglese impegnato nel restauro di una chiesa a Venezia, al suo fianco c’è la moglie Laura ([[Julie Christie]]). Un giorno Laura incontra una chiaroveggente che le svela di percepire lo spirito della loro figlia, morta di recente. John è scettico sull’accaduto ma comincia a scorgere, tra i bui viottoli della città, una figura piccola e sfuggente vestita con un impermeabile rosso, simile a quello della bambina nel giorno della sua morte.

La cornice spettrale di Venezia con i suoi canali immobili e viottoli deserti rappresenta bene le ombre del cervello che si annidano nella mente del protagonista John Baxter, un superlativo Donald Sutherland, imprigionato da premonizioni e visioni ingannatrici.

[[Nicolas Roeg]] (“[[L’uomo che cadde sulla terra]]”) tesse una ragnatela intorno ai due coniugi Baxter (bravissima anche Julie Christie), innescando una pressione psicologica che si tende allo spasmo: non bastano i gesti quotidiani a nascondere misteriosi presagi, tutto sembra decadente e triste come l’albergo che chiude i battenti per la stagione invernale, i cadaveri che vengono estratti dalle acque, le figure indistinte che fuggono irragiungibili e gli occhi nascosti che guardano da dietro le finestre.

Giustamente ricordato come uno dei più spaventosi della storia del cinema è il finale, un inseguimento lungo i canali di Venezia che termina con una visione shock allucinata (allucinante) , un momento di autentico terrore che rimane avvolto in una spessa coltre di mistero e disperazione.

Anche la sequenza d’amore fra John e Laura, piuttosto spinta per l’epoca (oggi fa sorridere),  a quei tempi suscitò un certo scalpore.

Uno psycho-thriller agghiacciante, una riflessione sul senso di colpa e l’ineluttabilità degli accadimenti (tragici), “Don’t look now”(orrendo il titolo italiano) è fotograto con grande abilità da [[Anthony B. Richmond]], che coglie l’essenza dark e malevola di Venezia, e segna l’esordio del celebre compositore [[Pino Donaggio]] che firma la bella colonna sonora.

Uno dei migliori film sul genere soprannaturale/psicologico che, in seguito, è stato preso come riferimento per innumerevoli pellicole (molti thriller/horror italiani per esempio), e probabilmente ha ispirato anche finali di film horror come quello famoso di “[[The Blair Witch Project]]”.

Rating: 9/10