Aggiornato il Settembre 15, 2011 da Il Guru dei Film
Il film di Glenn Ficarra e John Requa è un divertente esempio dell'evoluzione subita dalla commedia romantica contemporanea che sempre di più punta sulla fragilità maschile. Con un ottimo cast con Steve Carrell, Ryan Gosling, Emma Stone, Julianne Moore.
Crazy, Stupid, Love è un esempio di come l'evoluzione sociale condizioni anche la commedia romantica che, sempre più spesso, mette al centro le fragilità maschile. A dirigerlo sono Glenn Ficarra e John Requa (la coppia che ha firmato I Love You Philip Morris) due autori evidentemente attenti a tematiche come la certezza della propria identità e al gioco dei ruoli sociali.
La storia è quella di Cal Weaver, un quarantenne che ha tutto quello che sognava, è sposato con il suo amore del liceo, ha un ottimo lavoro, una bella casa e figli perfetti. Tutto va in pezzi quando scopre che la moglie lo ha tradito e vuole divorziare. Nel mondo dei single il povero Cal non sa nemmeno da dove cominciare e finisce per fare la cosa più facile: passa le sue serate da solo appoggiato a un bancone di un bar. A dargli una mano arriva però Jacob Palmer, un trentenne super affascinante che tenta di fargli scoprire tutte le opportunità di una vita lontano dalla moglie: nuove donne, nuovi incontri, serate lontano dai soliti posti.
Nel frattempo anche il figlio tredicenne di Cal ha i suoi problemi di cuore: si è innamorato della baby sitter diciassettenne che a sua volta è innamorata di Cal. Nonostante la nuova vita cominci a portargli qualche soddisfazione, il protagonista non riesce a fare pace con il suo cuore che inevitabilmente lo porta al punto di partenza.
Crazy, Stupid, Love ha un cast che funziona benissimo: Steve Carrell è Cal, Ryan Gosling un perfetto seduttore seriale a sua volta sedotto da una bravissima Emma Stone, l'impagabile Julianne Moore è la moglie di Cal, nei ruoli di contorno spiccano Marisa Tomei (comica conquistatrice di Cal) e Kevin Bacon.
Tutti contribuiscono a una storia in cui i personaggi combattono contro le loro fragilità, una sfida in cui gli uomini sembrano meno attrezzati e decisi delle donne.
Paolo Biamonte
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