Aggiornato il Febbraio 3, 2011 da Il Guru dei Film
Grazie a Jack Black, che è anche il produttore, I fantastici viaggi di Gulliver in 3D mette insieme uno dei capolavori assoluti della letteratura per ragazzi (il romanzo di Jonathan Swift) con l'estetica e il citazionismo pop dei cartoon digitali alla Shrek.
Naturalmente la storia dell'uomo gigante in una terra di nani perde il valore dell'apologo e della feroce critica sociale del romanzo per approdare a un tipo di intrattenimento meno profondo e più facilmente spettacolare. Il Lemuel Gulliver di Jack Black è il fattorino di un importante quotidiano di New York rassegnato al suo destino e innamorato di Darcy, inviata specializzata in reportage di viaggi, alla quale non ha mai avuto il coraggio di confessare il suo amore.
Quando però per errore viene scambiato per un reporter, Gulliver coglie al volo l'occasione e si fa inviare nel triangolo delle Bermuda. La sua nave però viene risucchiata da un'onda anomala che lo trascina sull'isola di Lilliput, abitata da esseri minuscoli e laboriosi che catturano il gigantesco straniero. Gulliver però conquista la stima e l'affetto di tutti salvando il Re da morte sicura (spegne facendo pipì l'incendio del palazzo) e millanta la sua biografia appropriandosi degli episodi più famosi dei fim più celebri degli ultimi trent'anni, dal Titanic a Star Wars fino ad Avatar messi in scena come se si trattasse di uno spettacolare one man show teatrale con schitarrate alla Kiss e Guns and Roses.
Il buon Gulliver dovrà anche inventarsi un'abilità diplomatica per affrontare la sfida con il popolo dei giganti (bello il ballo collettivo su War di Edwin Starr).
Spazio anche per il romanticismo con l'imbranato Horatio (il bravo Jason Segel) protagonista di una scena di corteggiamento sulla musica di Prince e per il protagonista, raggiunto sull'isola dall'amata Darcy.
L'isola di Lilliput è stata ricostruita nei celebri Pinewood Studios di Londra. Tra le voci italiane quelle di Patrizio Roversi e Syusy Blady.
Paolo Biamonte