Leoni per agnelli – l’Irak è una colpa collettiva

Aggiornato il Dicembre 21, 2007 da Il Guru dei Film

Leoni per agnelli

Robert Redford dirige questo film dall’impianto teatrale che racconta il disastro della Guerra al Terrore dal punto di vista della complicità da parte dei politici, giornalisti, intellettuali. Con Meryl Streep e Tom Cruise.

Per parlare della campagna in Irak e dei disastri della Guerra al Terrore, Robert Redford ha scelto un punto di vista particolare: raccontare la complicità collettiva di una nazione attraverso personaggi simbolo come un politico cinico e repubblicano, una giornalista pigra e disposta a sacrificare la verità del suo lavoro sull’altare della notizia che fa fare carriera, un professore davvero poco convincente e uno studente apatico. La loro complicità risalta attraverso la morte da eroi di due soldati in Afghanistan, uccisi in un campo ghiacciato mentre i protagonisti discutono tranquillamente i pro e i contro di varie posizioni filosofiche. Sono gli elementi fondamentali di Leoni per agnelli, un film fondamentalmente teatrale che racconta il conflitto in Irak in modo nuovo, senza lo sfoggio tecnologico e i rischi di far sembrare bella una spaventosa macchina di morte tipici del cinema di guerra. Tom Cruise interpreta Jasper Irving, un senatore che è l’astro nascente del Partito Repubblicano, che offre un’intervista esclusiva di un’ora alla disincantata reporter Janine Roth-Meryl Streep. In cambio chiede e ottiene che lei firmi un reportage per raccontare il nuovo piano strategico per l’Afghanistan di Irving. Un piano che prevede lo spiegamento sulle montagne afghane di vari piccoli plotoni per combattere gli elementi della resistenza che dall’Irak, attraverso l’Iran, si spostano in Afghanistan. I comandi militari sanno che il piano è un disastro ma non fanno nulla per impedirne l’attuazione e dunque per evitare ai soldati americani di esserne coinvolti. E’ proprio quello che accade a Ernest (Michael Pena) e Arian (Derek Luke), due ex studenti del professor Malley-Robert Redford, che preferiscono l’esercito a qualsiasi altro college nonostante le obiezioni tutt’altro che strenue del loro insegnante. Così mentre la reporter fa la sua propaganda su un canale di una corporation e il professore spende un’ora in ufficio per scuotere dall’apatia un viscido e repellente genio in erba, Ernest e Arian vengono impalati dai Talebani. E’ chiaro l’intento di Robert Redford e di Matthew Michael Carnahan, l’autore della sceneggiatura, di farci riflettere sul nostro ruolo nel destino dei due poveri ragazzi. Se Leoni per agnelli è veramente un film il merito è di Meryl Streep e Tom Cruise che sembrano un leone e un giovane sciacallo che girano uno attorno all’altro nella giungla. Con il presentimento che Tom Cruise potrebbe essere davvero un candidato che la gente voterà in un futuro non lontano.
Paolo Biamonte