Aggiornato il Febbraio 4, 2009 da Il Guru dei Film
Uno dei più noti film nati sullo sfruttamento della leggenda dell’attore marziale Bruce Lee che compare brevemente in alcune sequenze postume.
Il maestro di arti marziali Billy Lo (Bruce Lee) viene ucciso mentre tenta di scoprire chi si cela dietro la misteriosa morte dell’amico Chin Ku (Hwang Jang Lee). Bobby, Il fratello di Billy, subentra nelle indagini che lo spingono sino in Giappone presso il misterioso "palazzo della morte".
A partire dal 1973, anno della fatidica morte del leggendario Bruce Lee, si moltiplicano le pellicole che tentano di speculare sulla notorietà dell’attore marziale più famoso di tutti i tempi, per la maggior parte dei casi si tratta di opere mediocri che hanno ben poco da spartire con lo stesso Lee e interpretate da una pletora di attori-cloni più o meno riusciti. Si ingrossa anno dopo anno anche il mini-filone dei biopic incentrati sulla sua vita (il più famoso è l’americano "Dragon – La storia di Bruce Lee", 1993).
Nel 1978 esce "L’ultimo combattimento di Chen" ("Game of Death"), un film costruito intorno ai preziosi 30 minuti inediti riguardanti Bruce Lee alle prese con variopinti avversari in cui compare vestito con la mitica tuta gialla, un’operazione commerciale postuma che riesce nell’intento di onorare il grande attore marziale e raggiungere un buon successo ai botteghini, soprattutto in Giappone che viene scelto come ambientazione per il sequel "L’ultima sfida di Bruce Lee".
Per questo ennesimo tentativo di exploitation pura viene chiamato il regista Ng See-Yuen, meglio conosciuto come produttore ("Drunken Master") ma anche autore di bellissimi kung fu movies anni 70 ("Invincible armour"), tra i suoi collaboratori compaiono nomi ormai divenuti noti come il martial arts choreographer Yuen Woo Ping ("Matrix"), l’attore marziale Hwang Jang Lee e stuntmen del calibro di Yuen Biao e Corey Yuen.
In "Game of Death II" (conosciuto anche come "The Tower of Death") il pretesto per utilizzare il nome di Bruce Lee sono una manciata di minuti scartati dai famosi film "Dalla Cina con furore" (1972) e "I tre dell’operazione Drago" (1973), montati con imbarazzante pressapochismo nella prima mezzora di pellicola in cui si tenta di fare interagire il defunto idolo con i protagonisti della nuova avventura: Roy Chiao è stato richiamato nel ruolo dell’abate che aveva ne "I tre dell’operazione Drago" (1973) per integrare con nuove sequenze uno scambio di battute fatte all’epoca con il "piccolo drago", il risultato però stride in quanto nel frattempo l’attore é invecchiato. Il personaggio di Bruce Lee, Billy Lo, inoltre è controfigurato in maniera evidente in numerose inquadrature riprese di spalle o con il volto nascosto da ombre.
Le magagne della pellicola sono però ben altre, prima tra tutte è una storia assurda che fa acqua da tutte le parti e si fatica a seguire nonostante la banalità della vicenda incentrata sulla vendetta. "L’ultima sfida di Bruce Lee" é tuttavia ricordato dagli amanti del genere per la discreta qualità dei combattimenti che non deludono, in particolare verso il finale.
Un altro elemento caratteristico é una certa propensione al cinema bizzarro, difatti le stranezze che vi compaiono abbondano e si accentuano nella seconda parte ambientata nel "Palazzo della morte" e nella "Torre della morte", quest’ultima costruita interrata nel sottosuolo: da ricordare un attacco di un leone all’interno di una stanza(anche se é chiaramente un uomo vestito da leone!), un villain con la tuta da ginnastica che mangia carne di cervo e beve sangue di daino (è l’attore Roy Horan visto anche in "Snake in the Eagle’s shadow", allievo di Hwang Jang Lee), dei sotteranei che sembrano usciti da un film di fantascienza pop anni 60 in cui si svolgono i duelli finali, brevemente appare anche il nudo integrale di una bionda adescatrice in una goffissima sequenza di sesso, ecc.
Il sud coreano Tai Chung Kim, esperto di Taekwondo, interpreta Bobby Lo che giunge in Giappone presso un antico tempio ribatezzato "Palazzo della morte", bellissime le locations in esterni, in seguito si intrufola nel sottosuolo per affrontare decine di avversari e, come nella modalità di un videogioco, supera una serie di livelli che si concludono con lo scontro dei boss finali tra i quali compaiono un energumeno vestito come Tarzan e un monaco di Shaolin. Ovviamente le movenze e le tecniche di Bobby Lo ricordano quelle del fratello scomparso Billy-Bruce Lee. Piuttosto lungo e ben coreografato il duello finale con il villain che trama dietro ad una grossa organizzazione specializzata in traffico di droga.
Tit.originale: "Game of Death II"
Paese: Hong Kong
Rating: 6/10