Aggiornato il Febbraio 17, 2011 da Il Guru dei Film
Scendere in una grotta è già di per se' un brutto affare, se si aggiunge che questa ha dei tratti allagati complica ulteriormente la cosa, nei primi minuti si mette in chiaro che non si scherza, la morte è sempre in agguato e la tecnologia può poco nei confronti della natura. "Sanctum" gioca con i nervi dello spettatore e lo colpisce a più riprese con accadimenti a dir poco drammatici, la felicità (iniziale) di avere trovato un nuovo passaggio è spezzata dalla morte di una donna, una lunga scena costruita con grande cura e scansione dei tempi, caduta in un banale incidente che le ha danneggiato il tubo del'ossigeno. Uno degli aspetti migliori del film è quello di insistere sull'agonia delle vittime, può essere sadico certo, ma la percezione del pericolo cresce e la tensione si espande quasi insostenibile. La sceneggiatura prevede un ulteriore brutto colpo per i protagonisti, difatti in superficie un ciclone scatena una tormenta di acqua che ostruisce l'uscita e comincia ad allagare ogni condotto, la fuga verso i tratti inesplorati diventa obbligatoria.
Si vira verso l'horror, in due parole il film si può definire come "The Descent" senza i mostri, per i cinque componenti rimasti bloccati comincia una lotta per la sopravvivenza densa di ostacoli di ogni genere, tra cunicoli claustrofobici, perdita dell'orientamento e sindrome di MDD (Malattia Da Decompressione). I momenti migliori hanno sempre il comune denominatore dell'acqua incombente, inarrestabile e, spesso, assassina: l'attraversamento in equilibrio sospesi sopra un risucchio limaccioso e gigantesco. I particolari macabri vengono sbattuti in faccia e quando si crepa avviene tra dolori e secondi interminabili, si potevano evitare le solite parentesi retoriche e slanci eroici ma, da sempre, fanno parte del retaggio dei b-movies, categoria a cui "Sanctum" appartiene. Non viene risparmiato il prevedibile passaggio alla vita adulta del giovane Josh, inquadrato nella prima immagine del film in un'anticipazione del finale, prevedibile ma sempre avvincente e da vivere in apnea, in tutti i sensi. Il 3D appare meno scontato del solito, funziona bene in diversi frangenti, nel ricreare le viscere anguste del sottosuolo, assecondato da un efficiente comparto di effetti speciali e scenografie per un film "tratto da una storia vera" inverosimile ma piuttosto serrato.
Tit. Originale: "Sanctum"
Paese: USA/Australia
Rating: 7/10