Aggiornato il Settembre 15, 2015 da Il Guru dei Film
Assalto alla Terra: Il classico della fantascienza anni 50 con i formiconi giganti!
- Tit. originale: Them!
- Paese: USA
- Rating: 9/10
Alcuni macabri rinvenimenti nel deserto del Nuovo Mexico portano a sconcertanti conclusioni: le vittime e le distruzioni della scena dei crimini sono opera di formiche giganti. A confermarlo è un eminente studioso accompagnato dalla figlia che ritiene la mutazione delle formiche causata dai recenti test nucleari, i due insieme a un poliziotto e un agente speciale iniziano una lotta per stanare gli insetti, insediati in nidi sotterranei e in procinto di moltiplicarsi a minaccia mortale del mondo intero.
Di questa opera fondamentale si può cominciare a parlare proprio del suo inquietante inizio, del ritrovamento da parte di una pattuglia della polizia di una bambina sola nel deserto, in stato di shock, chiusa in un mutismo e con in braccio una bambola dalla testa scoperchiata. Un incipit formidabile che verrà ripreso in seguito svariate volte, uno dei tanti momenti indimenticabili di un film che ha fatto epoca, basti pensare che il personaggio della bimba viene riproposto con poche variazioni anche in “Aliens Scontro Finale” (la piccola Newt) di James Cameron. Il regista Gordon Douglas non è uno specialista del genere, forse anche per questo pone al di sopra di ogni cosa un forte senso di realismo, le sequenze d’azione inoltre paiono più serrate e violente dei film di fantascienza del periodo. Assalto Alla Terra cattura in un solo colpo i due temi più in voga nelle opere a carattere fantastico (americano e non solo) degli anni 50, ossia le paure del nucleare e del comunismo, le formiche giganti assumono la doppia nefasta valenza di mostri modificati dall’imprudenza dell’uomo e, allo stesso tempo, simboleggiano l’invasione del diverso, di un’organizzazione aliena capace di distruggere l’ordine precostituito.
Assalto alla Terra viene comunque ricordato per essere il film con le formiche giganti, il precursore degli animali mutanti e assassini, da notare che il film esce diversi mesi in anticipo sul primo mitico Godzilla della Toho, per molti l’opera di Douglas è ancora il migliore e ineguagliato nel filone. Le creature nei primi minuti sono evocate con grande efficacia dal loro passaggio distruttivo, inoltre un inquietante sibilo che si propaga lungo tutta la vicenda ne precede la comparsa. La prima apparizione di una formica gigante non tarda a rivelarsi, una bellissima sequenza nel deserto improvvisa e potente che risalta la grandezza del mostro sbucato da una duna sopra la testa della bella Patrizia, l’attrice Joan Weldon, gli effetti speciali (meccanici) sono ottimi e di forte impatto, la sensazione di minaccia e di forze incontrollabili è palpabile ogni qual volta le formiche vengono inquadrate. Assalto alla Terra ha un’atmosfera cupa e incombente, con le frasi dette dal prof. Medford (Edmund Gween) che paiono più sentenze che frasi di circostanza: “Forse noi assisteremo all’avverarsi della profezia biblica…tenebre e distruzioni verranno su tutto l’universo e i mostri regneranno sulla Terra!”.
A combattere i mostri si stagliano due figure maschili che prendono le redini della situazione, si trattano del poliziotto Ben di James Whitmore e l’agente federale Graham di James Arness, quest’ultimo invaghito della figlia del professore Patrizia che ricambia in modo platonico, i due protagonisti difettano un po’ di carisma ma almeno non si fanno mancare il coinvolgimento nelle scene più spericolate ed eroiche, in veri combattimenti ravvicinati con le temibili formiche giganti. Non si può non notare come le scene d’azione relative a questi episodi abbiano colpito, anche in questo caso, l’immaginario di James Cameron per l’utilizzo di lancia-fiamme, nidi da trovare e “nuclearizzare”, formiche-Regine da stanare nascoste in cunicoli-gallerie claustrofobiche, come se non bastasse ci sono le truppe dei marines armate e lanciate nel sottosuolo, tutti elementi poi predisposti e rielaborati in maniera straordinaria nel già citato Aliens Scontro Finale.
Assalto alla Terra, girato su una bellissima pellicola vintage in bianco e nero, è da inserire in un’ipotetica e ideale top ten dei più importanti e riusciti film di fantascienza americana degli anni 50, ha un incedere implacabile che non conosce pause anche quando si concede vere digressioni scientifiche e documentaristiche sulla vita degli insetti, pervaso da una carica spettacolare intatta e sorretta da effetti speciali pregevoli e tuttora godibili, un’opera che culmina con un finale violento e duro come l’ultima sequenza bruciata dal fuoco dei lancia-fiamme. A distanza di oltre 60 anni (!) si può ancora definire Assalto alla Terra un’opera splendida.
Sciamano
Il poster originale di Assalto alla Terra