Aggiornato il Aprile 18, 2008 da Il Guru dei Film
Gli autori dell’Era glaciale firmano questo delizioso cartoon tratto da un classico per ragazzi del Dr. Seuss che racconta la storia di un elefante impegnato a salvare il mondo degli esseri più piccoli del pianeta.
‘Una persona è sempre una persona, non importa quanto sia piccola’. Attorno a questa frase, così piena di senso e così attuale, i creatori dell’Era glaciale hanno costruito un altro cartoon da applausi, Ortone e il mondo dei Chi. E il merito degli autori è ulteriormente aumentato dal fatto che si tratta dell’adattamento di una delle deliziose opere letterarie di Dr. Seuss, pseudonimo di Theodor Seuss Geisel, autore americano di libri per ragazzi scritti in prosa rimata. La base della storia è da cartoon classico: l’elefante Ortone vive nella giungla dalla terribile Cangura. Mentre fa il bagno, il pachiderma sente un grido d’aiuto che arriva da un granello di polvere che si posa su un trifoglio. Avendo un animo generoso si avvicina e scopre il mondo dei Chi, esseri microscopici che vivono nella ricerca della felicità e della stabilità. Su di loro, oltre a quella dei terremoti temutissimi dal Sinda-Chi, incombre la minaccia della Cangura che crede pazzo l’elefante perchè lo vede parlare con un fiore che lei vorrebbe mangiare. Non solo: ma la Cangura considera un grave difetto la fantasia e la generosità di Ortone, un serio pericolo per la stabilità della giungla. Il film, come il libro, è la storia della lotta che l’animale più grande della Terra deve fare per salvare gli esseri più microscopici mai apparsi. Una storia perfetta per i bambini che, come nella migliore tradizione letteraria e dei cartoon, diventa una metafora oggi attualissima. In fondo come non attribuire alla già citata frase di Ortone, ‘una persona è sempre una persona, non importa quanto sia piccola’ il valore di un invito alla convivenza pacifica e alla comprensione verso chi è più debole di noi in un momento storico dove la paura del diverso fa stravincere le elezioni. Vale la pena sottolineare la bontà della traduzione, che rispetta con fantasia la prosa rimata del Dr. Seuss e l’ottima prova di Christian De Sica come voce di Ortone.
Paolo Biamonte